L’ultimo numero della rivista l’Artigianato

Appartenere ad un’associazione significa condividere valori, indirizzi e nello stesso tempo avere un punto di riferimento a tutela degli interessi della categoria. Ma non solo. In caso di necessità fare associazione vuol dire appoggiare concretamente le istanze per risolvere, o quantomeno provare a farlo, le problematiche aziendali e personali dell’artigiano. Queste azioni di sindacato le portiamo avanti ovviamente da un punto di vista politico ma non dobbiamo dimenticare tutto ciò che svolge quotidianamente con passione, perseveranza, professionalità e competenza la struttura. Un compito e un impegno delicati, infatti quello che si fa per un singolo artigiano può avere delle importanti ricadute per tutti gli associati. Sia chiaro, nessuno è infallibile e quindi queste azioni possono avere dei riscontri positivi o negativi, dei ritorni concreti o meno. Spesso quando si ottengono risultati importanti gli stessi vengono catalogati come ovvi piuttosto che dovuti mentre si tendono ad enfatizzare le situazioni meno felici, quando insomma i risultati non sono quelli sperati inizialmente. Come se tutto fosse solo responsabilità del mancato interesse dell’associazione. Proprio per questo mi sembra doveroso, soprattutto nei confronti di chi si impegna quotidianamente in ambiti diversi per portare avanti le istanze dei nostri associati, segnalare la lettera ricevuta il 23 agosto da un artigiano (il testo è riportato integralmente, ovviamente mantengo l’anonimato del diretto interessato). «Egregio Presidente, la telefonata con la quale mi ha anticipato l’ottenimento di un contributo provinciale molto importante, che temevo ormai di aver perso, mi ha fatto naturalmente molto piacere. Ho avuto prova diretta dell’impegno che l’Associazione riserva ai suoi associati, nonché della forza che la stessa è in grado di esprimere quando si tratta di tutelare gli interessi degli artigiani. Un ringraziamento particolare a lei per la convinzione e la perseveranza con la quale ha portato avanti la mia istanza». Poche righe, in perfetto stile artigiano direi, ma tanta sostanza. La lettera è indirizzata al sottoscritto ma va assolutamente condivisa con chi ha seguito e svolto concretamente un lavoro che è principalmente caratterizzato da numerosi contatti e rapporti con persone ed enti esterni, con l’unico intento di risolvere situazioni a favore dei nostri iscritti. Un grazie sincero va dunque a tutta la struttura, ai collaboratori per la costanza e l’impegno che tutti i giorni mettono a disposizione degli associati. Infine voglio assicurare – se ce ne fosse ulteriore bisogno – tutti gli artigiani: non mancherà mai il mio impegno, quello di tutta la giunta e dei delegati per fare in modo che l’associazione rimanga sempre un punto di riferimento centrale e parte attiva nella nostra società a tutela degli interessi di chi fa parte di questo mondo. Marco Segatta – Presidente Associazione Artigiani di Trento.

DATA DI PUBBLICAZIONE

05.09.2018

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