Barbacovi chiude

Il tipografo compositore era colui che realizzava le forme tipografiche attraverso i caratteri mobili in piombo, legno o plastica. La formatura di una pagina era manovra di altissima abilità, esperienza e precisione. Dove la creazione delle righe deposte sul compositoio venivano assicurate con spazi, margini e cliché per mezzo di uno spago avvolto a più mandate. Dopo la prova di stampa effettuata su carta velina con il tirabozze, venivano riposte nei poggia forma in attesa del “Visto, si stampi”. Poi le ultime correzioni ed il controllo delle depressioni prima di chiudere i serraforma ed impartire allo stampatore con voce secca e ferma il “Pronto!” La parola che dava a quest’ultimo il consenso di procedere alla stampa. Macchine lente che, avviate, creavano un rumore dal ritmo particolare quasi dialogassero fra di loro. Sandro Barbacovi, classe 1940, incominciò la sua attività lavorativa, appena quattordicenne, presso la Tipografia Commerciale fondata nel 1945 dal cav. Aldo Barbacovi e domiciliata in via Romagnosi. Attraverso i suoi stampati la tipografia servì la Trento commerciale, politica e culturale dell’epoca. Poi, negli anni ottanta, il trasferimento in via Fiume dove con al fratello Marco ed il fido collaboratore Pietro Flori, colonna portante dell’azienda, Sandro continuò ad esercitare l’arte tipografica. Ora i tempi sono cambiati: le nuove tecnologie hanno trasformato radicalmente gli opifici migliorandone la qualità ambientale e la produzione in termini di velocità e precisione. E così, dopo oltre cinquanta anni di lavoro, “el Sandro” ha deciso di chiudere la “Commerciale” mettendo in pensione macchine, banconi e caratteri. Un altro pezzo di Trento che se ne va, portandosi via la sua storia grafica.

DATA DI PUBBLICAZIONE

18.01.2007

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