Costruzioni: tra ripresa e speculazioni

Sono dati importanti quelli del comparto delle costruzioni, presentati nella giornata di oggi 22 giugno 2021 dal CRESME (istituto di ricerca di Roma).

Numeri ripresi anche dall’edizione giornaliera del Sole 24 Ore che, nell’articolo a firma di Giorgio Santilli, spiega:

Il Cresme presenta oggi il suo rapporto congiunturale semestrale sul settore delle costruzioni e guarda alla qualità del clamoroso rimbalzo 2021, che quantifica al 12,7%,dopo una caduta 2020 contenuta al 4,9% (l’istituto di ricerca riporta anche il dato della riduzione dell’imponibile Iva in edilizia fermo a -2,9%).
La crisi del Covid, stando a questi numeri, è già largamente superata nel settore dell’edilizia, con la spinta «straordinaria» che arriva dalle opere pubbliche pre-Recovery (+18,2% la previsione per il 2021) e dalla riqualificazione residenziale spinta dal Superbonus (+18,1%).

Lo stesso articolo poi prosegue:

C’è la variabile esogena del rincaro dei materiali che pure il Cresme ricorda o documenta. «Fra novembre 2020 e maggio 2021 tondo in acciaio per calcestruzzo armato:  +150%; fra novembre e aprile, polietilene: da +113% a +128%; rame: +30%; petrolio: +45%; bitume: +22%». E ancora «la Banca Mondiale prevede per il 2021 alluminio a +29%, rame a +38%, ferro a +24%». Il legno da costruzione +60- 70% nei primi mesi del 2021. Ma c’è anche una «variabile interna» nella dinamica dei prezzi. Ed ecco il focus sul Superbonus. «I lavori che beneficiano del Superbonus – afferma la ricerca – rivelano un costo per unità di prodotto in sensibile crescita da un mese all’altro: se le asseverazioni protocollate al 30 marzo dichiaravano un importo di 231 euro al metro quadro per gli interventi trainanti sull’involucro, fra il 30 marzo e il 17 maggio, l’importo cresceva a 264 euro per metro quadro (+14% in 47 giorni).

Ed  è stato poi il direttore di CRESME, Lorenzo Bellicini, a spiegare al Sole 24 Ore la situazione in merito alla ripresa del comparto costruzioni:

«La ripresa – anticipa al Sole 24 Ore il direttore del Cresme, Lorenzo Bellicini – non sarà uguale per tutti, né a livello settoriale, né territoriale. È come un enorme puzzle che è stato scomposto ed è crollato; ora vanno rimessi a posto i tasselli uno a uno e non è detto che ci si riesca. Ma devono essere tasselli nuovi. Qualcuno guadagnerà molto dalla crisi, anche speculando sulla crescita dei prezzi.

 

Tuttavia, l’artigianato trentino del comparto interessato si è mosso rispetto a questa situazione, prendendo le distanze da coloro approfittano di un momento complesso come questo per giocare al rialzo con i prezzi, dinamica che incide non solo sulle aziende ma su tutti coloro che si trovano coinvolti in eventuali lavori in questo settore.

L’Associazione Artigiani di Trento ha già scritto diverse news rispetto a questa tematica. Per approfondire, ti invitiamo a leggere:

DATA DI PUBBLICAZIONE

22.06.2021

CONDIVIDI LA NOTIZIA