Decreto Natale: contributi a fondo perduto per il settore Ristorazione
Con il cosiddetto “Decreto Natale” (D.L. n. 172 del 18/12/2020) sono state introdotte restrizioni alle attività di ristorazione (tra cui ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, rosticcerie, friggitorie) nel periodo che va dal 24 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021.
In particolare, all’art. 2 vengono stabilite regole e requisiti per ottenere i nuovi contributi a fondo perduto.
Gli importi spettano a coloro che rispondono ai seguenti requisiti:
- soggetti che hanno la partita IVA attiva al 19 dicembre 2020 e svolgono come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nella tabella in calce;
- soggetti che hanno beneficiato del contributo a fondo perduto del Decreto Rilancio e non lo hanno restituito.
Sono esclusi coloro che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1 dicembre 2020.
Le somme dei contributi a fondo perduto vengono corrisposte alle partite IVA che operano nel settore della ristorazione tramite accredito diretto, da parte dell’Agenzia delle Entrate.
L’ammontare del contributo è pari all’importo già erogato ai sensi del precedente “Decreto Rilancio” (D.L n. 34 del 19 maggio 2020).
I codici Ateco ammessi a beneficiare dei contributi a fondo perduto stanziati sono i seguenti:
561011 | Ristorazione con somministrazione |
561012 | Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole |
561020 | Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto |
561030 | Gelaterie e pasticcerie |
561041 | Gelaterie e pasticcerie ambulanti |
561042 | Ristorazione ambulante |
561050 | Ristorazione su treni e navi |
562100 | Catering per eventi, banqueting |
562910 | Mense |
562920 | Catering continuativo su base contrattuale |
563000 | Bar e altri esercizi simili senza cucina |