Detrazioni fiscali anche per il convivente

Fino a poco tempo fa, non potendo classificare in questo caso il convivente come “familiare convivente” l’unico modo per consentire la detrazione era quella per cui il proprietario stipulava e registrava un contratto di comodato a favore del convivente il quale, in quanto comodatario, poteva poi detrarre le spese. L’approvazione della legge “Cirinnà” (L. 76/2016) ha fatto sì che la detrazione spetti al convivente non proprietario che ha sostenuto le spese senza necessità di stipulare ulteriori atti. La medesima legge consente la medesima detrazione nel caso di “unioni civili” vale a dire unioni tra persone dello stesso sesso che, per legge, sono state praticamente parificate al matrimonio.

DATA DI PUBBLICAZIONE

02.08.2016

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