LEGGE DI BILANCIO – Presidente Merletti: ‘Manovra espansiva, ma prevalga spinta su investimenti’


Confartigianato condivide l’impostazione espansiva della
manovra anche a debito purchè fatta
più di spese per investimento
che di spese per assistenza. Gli artigiani e i piccoli imprenditori non si spaventano di contrarre debiti, se sono per investimenti”. E’ il giudizio espresso dal
Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti il quale valuta
positivamente la riduzione della
pressione fiscale sia sulle
piccole imprese sia sulle aziende di maggiore dimensione con gli sgravi sugli utili reinvestiti in ricerca, sviluppo, macchinari e assunzioni. Su questo fronte, secondo il Presidente Merletti è necessario procedere nella direzione di
ridurre il costo del lavoro con la
rimodulazione delle tariffe Inail a carico degli imprenditori artigiani, prima dei pagamenti del febbraio prossimo.
Apprezzamento di Confartigianato anche per le
proroghe delle detrazioni fiscali per la ristrutturazioni degli immobili e la riqualificazione ed efficienza energetica, l’acquisto di mobili, la cura e sistemazione del verde. Bene il mantenimento delle agevolazioni fiscali per l’acquisto di beni strumentali all’attività di impresa (
super ammortamento ed iper ammortamento) “di cui – sottolinea Merletti – attendiamo di conoscere l’entità delle rimodulazioni”.
Positivo anche il
giudizio sulle risorse aggiuntive stanziate per la
ristrutturazione dell’autotrasporto merci e sulla cedolare secca sugli affitti degli immobili commerciali e produttivi.
Tra le
misure più utili per dare impulso alle attività imprenditoriali, il Presidente di Confartigianato indica gli
investimenti pubblici in infrastrutture, in particolare con lo sblocco dei bilanci dei Comuni virtuosi. A questo proposito, Merletti auspica un’
anticipazione della revisione del Codice degli appalti per consentire una concreta applicazione dell’affidamento delle opere alle imprese
‘a kilometro zero’.
Secondo il Presidente Merletti “è necessario invece
verificare con grande attenzione la sostenibilità della manovra laddove le spese sono di natura assistenziale, in particolare non è accettabile che gli artigiani versino contributi all’INPS per decenni e si ritrovino poi a percepire una pensione pari a quella di chi riceverà la pensione di cittadinanza senza aver versato nulla alle casse previdenziali. Sì al lavoro di cittadinanza, no al reddito di cittadinanza”.
Comunicazione di Confartigianato Imprese [link]

DATA DI PUBBLICAZIONE

17.10.2018

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