L’ultimo numero della rivista l’Artigianato

Nonostante i segnali di ripresa economica, la disoccupazione giovanile resta altissima anche a fronte di tutti gli interventi che il governo nazionale ha messo in atto negli ultimi anni. In Provincia di Trento i numeri sono senz’altro migliori, ma la situazione resta comunque molto grave. Per contro alcuni recenti autorevoli studi sulle tendenze dell’occupazione nei paesi occidentali, caratterizzati da reddito medio elevato, concordano nell’affermare che l’artigianato e tutti i lavori basati sul ‘saper fare’ artigiano saranno sempre più ricercati nei prossimi anni. Queste analisi ci confortano e dimostrano che l’artigianato, anche quello tradizionale, avrà ancora un futuro e potrà rappresentare una significativa opportunità di occupazione. Vivendo tutti i giorni tra le imprese e con le imprese constatiamo che l’artigianato ha in sé la potenzialità di creare ancora “lavoro”. Dico lavoro anziché posti di lavoro perché intendo marcare la differenza fra lavoro autonomo e lavoro dipendente. Il progetto RELOAD – Incubatori d’impresa, che la nostra Associazione sta avviando su tutto il territorio provinciale, si inserisce esattamente in questa prospettiva di sviluppo del lavoro autonomo e della piccola impresa. Si tratta di un progetto con un forte carattere innovativo, dove l’incubatore d’impresa non è un manufatto di cemento in affitto, ma “… un processo di sviluppo di impresa che aiuta le nuove attività a sopravvivere e crescere nella fase in cui sono maggiormente vulnerabili, quella di start-up”. Il progetto RELOAD – Incubatori d’impresa intende favorire il passaggio generazionale al di fuori dell’ambito strettamente famigliare. L’idea è di raccogliere l’interesse di alcuni “vecchi imprenditori” intenzionati ad offrire a dei nuovi potenziali imprenditori degli spazi “pronto uso”, completi di attrezzature, risorse umane e magari di un pacchetto clienti da fidelizzare, altrimenti destinati ad andare dispersi. La seconda parte della scommessa, per nulla scontata, riguarda l’individuazione di soggetti, giovani o meno giovani, che in questa difficile fase economica e occupazionale intendano mettersi in gioco e investire sulle proprie capacità professionali per avviare una nuova attività nello stesso settore produttivo dell’impresa in fase di cessazione. Quest’iniziativa è già stata proposta e testata dalla nostra Associazione due anni orsono in collaborazione con la Comunità Valsugana e Bersntol con ottimi risultati e notevole soddisfazione di tutti i soggetti coinvolti. In particolare ci ha permesso di individuare assieme all’ente provinciale la necessità di una serie di strumenti normativi e operativi per attivare dei veri e propri tirocini imprenditoriali. Fino a pochi mesi fa infatti non era permessa, normata e sostenuta la compresenza in azienda del titolare “vecchio” imprenditore e di un giovane, aspirante tale (uno startupper si direbbe ora): il primo con il ruolo di tutor, il secondo per apprendere i segreti del mestiere. E l’esperienza ci dice che il tirocinio in azienda e il successivo tutoraggio da parte di specialisti diventano strumenti indispensabili per realizzare un passaggio graduale ed efficace tra vecchio e nuovo imprenditore artigiano. Con questo progetto pluriennale per la prima volta l’Assessorato allo Sviluppo Economico e Lavoro attraverso Trentino Sviluppo e Agenzia del Lavoro mette a disposizione in maniera organica delle risorse tecniche, economiche e normative per inserire i giovani aspiranti artigiani in un percorso di “cultura d’impresa”, favorendo l’acquisizione sul campo, o meglio in azienda, di quelle competenze manageriali e imprenditoriali che non si apprendono sui banchi di scuola. Teniamo anche a precisare come non si tratti di stage aziendali realizzati a tavolino ma di percorsi di affiancamento di giovani aspiranti artigiani ad imprenditori selezionati caratterizzati dalla voglia di trasferire, in primis la propria preziosissima esperienza fatta di prove, errori e successi, e quindi di far continuare a vivere la propria attività attraverso la cessione (anche parziale) della propria organizzazione aziendale. Il progetto entra ora nella sua fase operativa, partendo dai territori di Valle di Sole, Val di Non, Paganella, Rotaliana e Val di Cembra, con le serate di informazione organizzate con il supporto delle Comunità di Valle e delle Casse Rurali. Nei prossimi mesi le attività verranno poi estese a tutto il territorio provinciale. Questi incontri si propongono di promuovere nei confronti dei giovani una nuova visione dell’impresa, del lavoro autonomo e dello sviluppo territoriale, in relazione alle attuali dinamiche di trasformazione del sistema produttivo e del mercato del lavoro dove i concetti tradizionali di posto fisso pubblico o di assunzione a tempo indeterminato appaiono profondamente messi in crisi. Un intervento rivolto prioritariamente ai giovani fino a 35 anni, ma non solo, nella convinzione che per fare impresa non è necessario essere maturi ed esperti, ma servono piuttosto buone idee, tanta determinazione e reti di supporto che consentano di supportare il rischio d’impresa. Siamo convinti che contaminando il tradizionale sapere artigiano con i nuovi saperi tecnologici di cui sono portatrici le nuove generazioni si possa rigenerare la vecchia imprenditorialità, anche attraverso gli strumenti di sostegno adeguati che Associazione Artigiani, Trentino Sviluppo e Agenzia del Lavoro possono mettere in campo. Il solco è tracciato, ora servono le persone con buone idee e tanto spirito di iniziativa. Venite a conoscere RELOAD – Incubatori d’impresa, un’opportunità reale e percorribile di crescita e sviluppo economico per il nostro territorio. Marco Segatta – Presidente Associazione Artigiani di Trento.

DATA DI PUBBLICAZIONE

12.09.2017

CONDIVIDI LA NOTIZIA