Manodopera: le difficoltà del comparto edilizio

Un settore che lavora, ma nel quale è particolarmente carente la manodopera.

Questo il quadro della situazione inerente il mondo dell’edilizia, al momento carico di lavoro ma in difficoltà rispetto agli addetti qualificati, sempre più difficili da trovare.

Ed ecco perché la Provincia Autonoma di Trento, unitamente ad altri Enti del nostro territorio, ha istituito un Tavolo con l’obiettivo di sopperire a questa mancanza ed evitare dunque che tanti lavori, ora trainati da Bonus e Superbonus, si fermino e non proseguano.

 

Manodopera: la Provincia convoca un Tavolo

Trovare manodopera qualificata e pronta ad entrare nel mondo del lavoro. L’obiettivo del Tavolo, al quale si sono seduti Provincia, Agenzia del Lavoro, Associazione Artigiani del Trentino, Ance, Cassa Edile, Centroform, Cooperazione, Trentino Sviluppo e sindacati, è chiaro.

Ma di quali criticità stiamo parlando? A rispondere sono i dati: si stima che nei prossimi due anni ci sarà bisogno di ben 5.500 dipendenti in più. Il calo di giovani italiani (e trentini) che entrano nel mondo dell’edilizia è al momento preoccupante e i dati lo dimostrano, basti pensare che nel 2019 il 40% degli iscritti alla Cassa Edile era di origine straniera.

Ancora, una recente indagine di Unioncamere Excelsior  ha spiegato la situazione: il 70% delle aziende in Trentino pensa che farà fatica a trovare la manodopera che serve. A dirlo sono le aspettative delle imprese stesse, sostenute dai dati storici di un 2021 in crescita: nel primo trimestre le 6.713 aziende attive hanno operato 3.882 assunzioni, in forte crescita sul 2020 (erano 537 in meno) e in linea con il 2019. Dati comprensibili dato che altri rapporti indicano una ripresa per il settore edilizia dell’ 8,6% e un effetto sull’ economia di quasi il 2% sul Pil.

 

Tutto ciò evidenzia due elementi fondamentali e contrastanti:

  1. lavorare nell’edilizia è un’occasione importante per tantissimi ragazzi, che hanno dunque la possibilità di svolgere un lavoro sicuro ed in continuo aumento;
  2. di contro, il lavoro edile viene però visto come un impiego faticoso e poco remunerato.
    Per sfatare quest’ultimo concetto serve perciò un’azione di informazione rispetto alle potenzialità ed allo sviluppo tecnico che il nostro lavoro ha raggiunto, nozioni da trasmettere ai genitori dei giovani potenziali addetti, che per primi manifestano perplessità rispetto all’entrata dei loro figli in questo mondo. A tal proposito, giocheranno un ruolo fondamentale anche gli incontri nelle scuole primarie, utili per promuovere il lavoro edile, che andrà poi potenziato con un incremento della formazione nelle scuole professionali.

 

Leggi anche la news Edilizia: tavolo provinciale per trovare manodopera

 

 

DATA DI PUBBLICAZIONE

25.09.2010

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REFERENTE

Marzia Albasini
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