Materie prime, la Provincia apre alla revisione del prezzario

Arrivano risposte dalla Giunta provinciale trentina rispetto all’aumento delle materie prime, con la possibilità di revisione anche del prezzario, come richiesto dai vertici di Associazione Artigiani Trentino.

Un passo avanti importante rispetto alla scorsa settimana, considerate anche e soprattutto le paure delle categorie interessate direttamente da questi rincari. Per questo il presidente Fugatti ed i suoi collaboratori stanno pensando a tre linee di intervento:

  1. rivedere i contratti in esecuzione;
  2. prestare particolare attenzione ai contratti da stipulare a seguito di offerte già presentate e di nuove gare da affidare durante l’anno in corso;
  3. il già citato ritocco al prezzario provinciale, per ridefinire valori che siano in linea con le reali esigenze del mercato

 

Materie prime: rivedere il prezzario è un passaggio necessario

Come riportato dal giornale l’Adige in data odierna (6 aprile) nell’articolo “Edilizia, sì al ritocco del prezzario“:

Un po’ la ripresa post Covid che è stata troppo veloce, causando un boom di domanda non facile da gestire, un po’ il Superbonus che in Italia ha assicurato un’accelerazione al mercato, fatto sta che alcune materie prime hanno prezzi stellari, con aumenti fino al 100% in pochi mesi. Su questo da tempo gli imprenditori chiedono un intervento all’ente pubblico, sia sul prezzario sia sulla gestione degli appalti. Perché il rischio, hanno sempre evidenziato, è quello di veder andare deserti gli appalti, perché le cifre in ballo non sono più sostenibili.

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Ieri dunque si è tenuto un incontro tra il presidente provinciale Maurizio Fugatti, il numero uno dell’artigianato trentino Marco Segatta, insieme ad Andrea Basso (presidente Ance) e Fausto Manzana (presidente di Confindustria), per fare un quadro della situazione. Presenti inoltre anche i dirigenti generali del Dipartimento infrastrutture e dell’Agenzia provinciale per le opere pubbliche, e cioè Luciano Martorano e Mario Monaco, ma anche il dirigente generale dell’Agenzia per gli appalti e contratti Antonio Tita.

 

Contratti in corso

Rispetto a questo tema, è stata prevista una norma da inserire nel disegno di legge sul PNRR, per estendere anche in Trentino tutte le misure statali in tema di caro materiali: “La giunta – ha spiegato la Provincia in un’apposita nota, – intende prevedere anche per il 2022 la costituzione di un doppio fondo, provinciale e comunale, per un valore complessivo quasi doppio rispetto allo scorso anno. Le amministrazioni del territorio potranno attingere a tale fondo per attivare il meccanismo del Decreto Ristori bis“.

 

Contratti da stipulare

In merito a questi ultimi, a seguito di offerte già presentate arriveranno specifiche linee guida. La Provincia infatti ha aggiunto che queste serviranno “Per consentire alle pubbliche amministrazioni di valutare l’ adozione di misure di ristoro per le imprese che andranno a stipulare il contratto che andrà eseguito successivamente“.

 

Il ritocco del prezzario

Infine, rispetto ai nuovi appalti, si prevede l’aggiornamento dei capitolati speciali. “L’impatto delle misure previsto a livello provinciale è stimato in circa 20 milioni di euro, ai quali va aggiunto il valore del fondo dedicato ai contratti in corso” ha concluso Fugatti, che rispetto al prezzario ha specificato: “L’aggiornamento non sarà lineare, ma si concentrerà sulle voci maggiormente influenzate dal caro delle materie prime“.

 

Per ulteriori approfondimenti visita i siti:

 

materie prime revisione prezzario
Il tavolo di confronto tra Provincia e rappresentanze di artigiani e imprenditori (Fonte: Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento)

DATA DI PUBBLICAZIONE

06.04.2022

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