Pixabay e Unsplash: il mercato del futuro?

Un trend in crescita che la categoria Fotografi e Videoperatori deve monitorare, per capire soprattutto come adattarsi ad una nuova forma di mercato: le immagini disponibili gratuitamente online su siti come Pixabay e Unsplash.

 

Pixabay e Unsplash: foto alla portata di tutti

Ho iniziato la carriera facendo buone fotografie, portandole a Milano in un’agenzia di stock e ricevendo, tempo dopo, un compenso. Ora però le cose stanno cambiando, con questi siti che rappresentano una ‘strana’ forma di business. Credo che, come categoria, dovremo fare una riflessione per capire come riuscire a restare in questo mercato. Forse assieme riusciremo a trovare la strada per affrontare ciò che sta succedendo. Questi ed altri potrebbero essere argomenti di una prossima assemblea, che speriamo di poter organizzare in presenza.

Corrado Poli – Presidente nazionale categoria Fotografi e Videoperatori

Il lavoro di un fotografo è sempre stato quello di realizzare ottime immagini, allo scopo non solo di coronare la propria passione, ma anche di poterne trarre un vantaggio economico vendendole direttamente oppure, in alternativa, cedendone i diritti.

Tuttavia, nonostante questo sistema di mercato sia stato prevalente per un lungo periodo, negli ultimi anni qualcosa è cambiato: in particolar modo, sembra essere variata la tipologia di immagine che viene richiesta dal cliente, sempre più orientata al prodotto e sempre meno inerente quelle che, nel nostro settore, vengono definite immagini di contesto o didascaliche.

Perchè questo? La risposta è semplice: queste fotografie ormai si trovano in internet, con una qualità altrettanto elevata. Il web, insomma, offre gratuitamente fotografie e immagini che prima i professionisti del nostro settore venivano incaricati di realizzare.

Vero è che, a norma di legge, i nostri clienti “non rubano nulla”: le fotografie ed i video che scaricano da internet vengono messe a disposizione fondamentalmente da due siti, ovvero Pixabay e Unsplash. Ed il funzionamento di questi nuovi canali è abbastanza semplice, dato che Pixabay ad esempio (vibrante comunità di creativi che condividono immagini e video liberi da copyright) rilascia tutti i contenuti con propria licenza e altro non bisogna fare che scaricarli.

In conclusione, questi siti hanno una forma di business che potremmo definire strana, dove tantissimi professionisti mettono a disposizione gratuitamente le loro immagini. Tuttavia, questa dinamica mette in risalto due particolari problemi: il primo riguarda il lavoro stesso del fotografo, che ora opera gratis per questi siti sperando che, prima o poi, qualcuno lo chiami, vivendo però in un grande stato di incertezza; in secondo luogo, se prima il professionista aveva la garanzia di lavorare per guadagnare qualcosa dal punto di vista economico, venendo inoltre riconosciuto per il proprio operato, ora anche questo aspetto è passato in secondo piano.

 

Un trend in continuo aumento: qualche numero

 

Pixabay è un sito internet che offre liberamente, e sotto propria licenza, immagini e video in alta qualità. L’ultimo dato, risalente al maggio del 2019, riporta come siamo più di un milione e 500 mila le immagini attualmente presenti sul portale. Nasce nel 2010, in Germania, e già nel 2012 contava 20 lingue diverse al proprio interno, numero aumentato ulteriormente dopo l’inserimento della possibilità di scaricare video, nel 2015.

Nel gennaio del 2016, Pixabay contava circa 33.200 fotografi collaboratori attivi, tra cui anche Hans Braxmeier (fondatore del portale unitamente a Simon Steinberger), che mise a disposizione circa 20 mila immagini scaricate due milioni di volte. Dopo di lui, un collega di nome Geralt si piazza sul secondo gradino più alto del podio, con diecimila immagini caricate e ben 4,5 milioni di download effetuati dagli utenti.

Infine, una panoramica sui frequentatori del sito: circa il 27% deigli utenti di Pixabay parla inglese, il 20% spagnolo, l’11% portoghese, il 7% tedesco e il 5% parla francese. Gli utenti sono principalmente blogger, designer grafici, autori, giornalisti e inserzionisti, oltre che ovviamente i fotografi stessi.

 

Al pari del “collega” Pixabay, anche Unsplash sta rapidamente coinvolgendo un numero di utenti sempre maggiore. Attualmente infatti, questo portale (che funziona similarmente al precedente e mette dunque a disposizione immagini e video di alta qualità), vanta ben 110 mila fotografi collaboratori attivi, con 11 miliardi di recensioni al mese rispetto ad una quantità di fotografie pari a un milione e mezzo. Addirittura, le riviste economiche Forbes Entrepreneur Magazine hanno definito Unsplash come uno dei principali siti web di fotografia al mondo.

La struttura di funzionamento è praticamente sempre la stessa: dopo aver ricevuto le immagini caricate dai fotografi, un team di editor di fotografia le carica sul portale rendendole disponibili a tutti gli utenti.

A dicembre 2019 è stato lanciato Unsplash for Brands, in cui gli inserzionisti possono condividere immagini con il loro marchio su Unsplash.

 

 

DATA DI PUBBLICAZIONE

31.05.2010

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REFERENTE

Andrea Paissan
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