Recruiting days per rispondere all’emergenza manodopera

Sono centinaia le figure professionali che mancano all’appello e le imprese artigiane trentine ci impiegano mesi, se non anni, prima di trovare dei collaboratori formati, in grado di rispondere alla richiesta disperata di molte imprese.

Il problema è al centro dell’attenzione dei media locali, che proprio in questi giorni parlano di come Associazione Artigiani Trentino ha provato a rispondere al disperato appello dei propri associati. Sono nati così i Recruiting Days (talvolta nominati anche Career Days): si tratta di una serie di giornate durante le quali vengono messe in contatto imprese e candidati all’assunzione. Sono organizzate sui diversi territori con la preziosa collaborazione dell’Agenzia del Lavoro.

Quella che sta partendo in questi giorni è un’iniziativa strutturata, dopo le prime due date di qualche mese fa,che hanno portato però ad una sola assunzione.

Perché? Lo ha spiegato al neonato quotidiano “IL T” Sabrina Corazzolla, titolare di un’impresa di arredi in legno con sede in Val di Non, che il 29novembre parteciperà al «Recruiting Day» di Cles:

Da due anni sono senza due figure. Ormai personale qualificato è difficile da trovare. Noi siamo disposti a formare nuove figure, ma per mesi non riceviamo neppure candidature

D’altra parte, il lavoro artigiano non si improvvisa: richiede competenze precise e purtroppo, non sempre c’è la giusta corrispondenza tra le competenze in possesso dei candidati e le richieste dai datori di lavoro. Motivo per cui, anche nel caso delle due giornate già organizzate nelle scorse settimane, si è faticato ad ottenere dei risultati di rilievo

I comparti più in difficoltà sul reperimento di manodopera sono quelli  dell’edilizia, dell’impiantistica e del legno, in pratica i settori trainati del Superbonus, e proprio a loro saranno dedicati i prossimi Career Days: il 29 novembre a Cles, il 30 novembre a Rovereto, il 6 dicembre a Trento e il 7 dicembre a Riva del Garda.

Sempre a “IL T”,  il nostro presidente Marco Segatta confida:

 

 

Cerchiamo di collegare l’offerta di lavoro con la domanda a seconda delle richieste del territorio. Nel caso dei trasporti (un settore che conta circa 33mila addetti, n.d.r.), su 600 aziende interpellate in un sondaggio interno qualche mese fa, il 65% aveva manifestato l’intenzione di assumere entro la fine dell’anno. L’ostacolo è legato alla grande specializzazione richiesta all’ingresso, visto che sono necessarie patenti ad hoc.

Tuttavia, è un problema generalizzato: parliamo di centinaia di figure mancanti. Per il lavoro artigiano serve la dovuta formazione e ultimamente non si trova. La sensazione che abbiamo è che sia iniziato un momento di difficoltà a cui si aggiunge, per alcune categorie, la criticità legata al Superbonus e alla cessione dei crediti. Il sentore è che le aziende stiano ancora cercando manodopera, pur di fronte all’incertezza. Certo è che le assunzioni sono rallentate».

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DATA DI PUBBLICAZIONE

14.11.2022

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