Un artigianato forte per un Trentino forte: 20 azioni per la prossima legislatura

Le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale che si terranno il 21 ottobre si collocano all’interno di una congiuntura economica che mostra segni di positività, seppur con preoccupanti contraddizioni. L’economia mondiale, che nel corso del 2017 aveva consolidato la crescita (PIL + 3,6% rispetto al 2016), con forti segnali di definitiva fuoriuscita dalla grave crisi economico finanziaria iniziata dieci anni fa, è alle prese con i prodromi di una pericolosa guerra commerciale tra i maggiori Paesi del mondo, con l’introduzione su larga scala di pesanti dazi, che rischia di penalizzare fortemente l’economia europea e in particolare l’economia italiana, la cui capacità di esportazione ha sempre rappresentato una distintiva peculiarità. L’area euro ha ripreso a crescere, sia con il PIL (+ 2,3%), sia con gli occupati (il tasso di disoccupazione è sceso al 9%), con performances significative della Spagna, dell’Irlanda, del Portogallo, con conferme di Germania e Francia e con un’interessante inversione di tendenza dell’economia greca. L’economia italiana ha fatto registrare nel 2017 un aumento del PIL dell’1,5%; è un dato positivo seppur inferiore a quello europeo. Purtroppo le previsioni ottimistiche per il 2018 e per il 2019 ‐ ulteriore aumento intorno al 2% ‐ sono state ridimensionate dalle stime della Commissione Europea e di importanti società di rating che ipotizzano un aumento del PIL intorno all’1%, con seri rischi di rallentamento delle attività economiche. In questo contesto il Trentino ha realizzato un trend positivo, in linea con il dato nazionale, con risultati significativi nelle esportazioni (+8,7%), nel turismo, nel comparto manifatturiero, nell’agroalimentare, nei trasporti e nel commercio, pur permanendo una situazione di incertezza nella filiera dell’edilizia e nel settore estrattivo. L’occupazione è in aumento, sia per quanto riguarda il tasso di attività (+ 2,3%), sia per il calo del tasso di disoccupazione, attestato al 5,7% Gli anni pesanti della crisi sono in parte superati, anche se è indispensabile uno sforzo sinergico di consolidamento del Sistema Trentino che veda in sintonia la politica economica provinciale, il mondo dell’imprenditoria e del lavoro e le strutture bancarie e finanziarie. Il ruolo dell’artigianato e delle piccole imprese è stato decisivo, sia nella tenuta nei momenti di difficoltà, sia nelle strategie per la ripresa produttiva, nonostante le difficoltà sui mercati, la burocrazia opprimente e la scarsità di credito. L’artigianato trentino ‐ con più di 12.100 imprese e con oltre 31.000 occupati ‐ con le sue filiere produttive e di servizi costituisce un punto di forza del tessuto economico della nostra terra. Con la sua peculiarità, legata soprattutto alla capacità di coniugare tradizione e innovazione, con la flessibilità intrecciata alla ricerca costante di qualità, con la capacità di progettare e creare con dinamismo e rischio personale, questo settore incarna il modello imprenditoriale del futuro. L’inserimento di forze occupazionali giovani, con percorsi di apprendistato e di formazione costante nell’operatività del lavoro, permettono al settore artigianale di mantenere vivi non solo progetti di rafforzamento e consolidamento, ma anche processi di gemmazione che permettono di far nascere nuove aziende e di ampliare la cultura d’impresa nel nostro territorio. Il documento che sottoponiamo alle forze politiche impegnate nel confronto elettorale punta a un modello di sviluppo sostenibile del Trentino, per tornare a crescere in modo equilibrato, valorizzando le risorse e le capacità locali, senza chiusure, ma con l’orgoglio dei valori che caratterizzano la nostra terra, praticando autentici processi di rafforzamento dal basso dell’Autonomia del Trentino. E il valore artigiano ne è parte fondamentale, in quanto rappresenta quell’insieme di valori storici, più che mai attuali, che ci consentono di dare voce al ceto medio produttivo e a intere comunità locali, nel difficile percorso di affrontare e declinare le sfide della modernità, i processi di globalizzazione dei mercati e la rivoluzione digitale. I punti evidenziati nel documento sono il frutto di un’ampia riflessione condotta nelle nostre categorie produttive e nei territori nei quali l’Associazione opera con le proprie 17 sedi operative nelle quali lavorano 260 dipendenti. L’invito che facciamo alle forze politiche è quello di un sincero sforzo di analisi e approfondimento dei vari capitoli, a partire dalla necessità di sburocratizzazione, di scelte innovative e coraggiose in campo creditizio, di trasparenza e coerenza nel campo degli appalti pubblici. La nostra speranza è di vedere i rappresentanti che verranno eletti dalla gente trentina impegnati fortemente al servizio della comunità e nel processo di sviluppo e rafforzamento dell’Autonomia.
Leggi i 20 punti per le elezioni provinciali in allegato.

DATA DI PUBBLICAZIONE

10.10.2018

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