Decreti Ristori: prosegue l’azione sindacale di Associazione Artigiani e Confartigianato nei confronti del Governo nazionale
Gli emendamenti proposti al Senato
Dopo il Decreto Ristori e il Decreto Ristori bis, prosegue l’azione sindacale di Confartigianato per ampliare la platea delle imprese da sostenere per la parziale o totale limitazione dell’attività a causa del DPCM 24 ottobre 2020.
Confartigianato infatti ha presentato al Senato una serie di emendamenti, che mirano a considerare tutte le imprese colpite, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni.
Le proposte di Confartgianato
estendere i singoli codici Ateco beneficiari del contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Ristori (lavanderie artigianali, sartorie, laboratori fotografici, produzione video, stampa) ;
estendere il contributo a fondo perduto anche alla filiera delle fiere e degli eventi;
prevedere un contributo a fondo perduto per i soggetti danneggiati, anche indirettamente, dalle misure restrittive i cui codici ATECO non sono ricompresi nell’allegato 1;
prevedere una maggiorazione della percentuale del ristoro per la ristorazione senza somministrazione (es. pizze al taglio, gastronomia, etc.);
prevedere, ai fini delle imposte, la non imponibilità dei contributi di qualsiasi natura erogati in relazione all’emergenza COVID- 19;
prevedere l’estensione anche per i licenziamenti per fine cantiere tra le ipotesi escluse dal blocco dei licenziamenti.
Il Presidente Segatta ha inoltre contattato personalmente i parlamentari trentini, affinchè sostengano con forza l’azione sindacale intrapresa, volta all’immediato e adeguato sostegno delle imprese e quelle artigiane in particolare.