Decreto Ristori quater in vigore dal 30 novembre 2020
Misure per i datori di lavoro con dipendenti
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto “Ristori quater” entrato in vigore il 30/11/2020.
Di seguito le novità che interessano le aziende con dipendenti:
Sospensione dei versamenti tributari e contributivi in scadenza nel mese di dicembre
Con l’art. 2 viene disposta la sospensione dei versamenti delle ritenute alla fonte (e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale), e dei contributi previdenziali ed assistenziali che scadono nel mese di dicembre 2020 (16/12/2020) per le imprese e i professionisti che:
- hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato, con ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente a quello in corso (2019 per i soggetti con periodo di imposta coincidente con l’anno solare) e che hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% nel mese di novembre dell’anno 2020 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
- per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato e che hanno intrapreso l’attività di impresa, di arte o professione, in data successiva al 30 novembre 2019;
A prescindere dai requisiti relativi ai ricavi o compensi e alla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi:
- per i soggetti che esercitano le attività economiche sospesea seguito del D.P.C.M. del 3 novembre 2020, aventi domicilio fiscale, sede legale o sede operativa in qualsiasi area del territorio nazionale (vedi scheda allegata: punto A);
- ai soggetti che esercitano le attività dei servizi di ristorazione che hanno domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nelle zone rosse e arancionicome individuate alla data del 26 novembre 2020 con le ordinanze del Ministro della salute (vedi scheda allegata: punto B);
- per i soggetti che operano nei settori economici individuati nell’Allegato 2 del decreto Ristori bis, ovvero esercitano l’attività alberghiera, l’attività di agenzia di viaggio o di tour operator, e che hanno domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nelle zone rosse come individuate alla data del 26 novembre 2020 con le ordinanze del Ministro della salute (vedi scheda allegata: punto C)Zone di appartenenza al 26/11/2020:
- Area gialla: Lazio, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto,
- Area arancione: Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Puglia, Sicilia, Umbria
- Area rossa: Abruzzo, Campania, Calabria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano
I versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 16 marzo 2021 o mediante rateizzazione, fino a un massimo di 4 rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 marzo 2021.
Misure in materia di integrazione salariale
Viene disposto che i trattamenti di integrazione salariale di cui all’articolo 1 del decreto Agosto (D.L. n. 104/2020) ossia le 18 settimane (9+9) sono riconosciuti anche in favore dei lavoratori in forza alla data del 9 novembre 2020 – data di entrata in vigore del decreto Ristori bis (D.L. n. 149/2020).
Sono previste inoltre le seguenti novità
Contributo a fondo perduto esteso ad agenti e rappresentanti
Esteso il contributo automatico del Decreto Ristori agli agenti e rappresentanti di commercio che, alla data del 25 ottobre 2020, hanno la partita IVA attiva e abbiano dichiarato di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato agenti Ristori quater.
Per poterne beneficiare occorre che sia presente almeno uno tra i seguenti requisiti:
- ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019;
- apertura della partita IVA a partire dal 1° gennaio 2019.
Si ricorda che, per i soggetti che avevano presentato istanza ai sensi del DL Rilancio il riconoscimento sarà automatico, mentre per coloro che non avevano presentato istanza per il precedente contributo DL Rilancio, l’istanza per i contributi DL Ristori quater va presentata entro il 15 gennaio 2021.
Rinvio degli acconti di fine novembre
Previste due possibilità alternative:
- il secondo acconto Irpef, Ires e Irap slitta dal 30 novembre al 10 dicembre per tutti i soggetti che svolgono attività d’impresa, arte o professione.
- la proroga si allunga al 30 aprile per le imprese con un fatturato fino a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del volume d’affari nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.
Rinvio presentazione modello Redditi 2020 e Irap 2020
E’ stata stabilita la proroga al 10 dicembre 2020 del termine per la presentazione dei modelli REDDITI 2020 e della dichiarazione IRAP 2020;
Saldo e stralcio e rottamazione ter
Slittano le rate di dicembre.
Per coloro che hanno aderito al saldo e stralcio e alla rottamazione ter prevista una proroga di circa tre mesi. Le rate dovute e già sospese dai decreti anti Covid e che secondo il decreto Rilancio si sarebbero dovute versare entro il 10 dicembre slittano tutte al 1° marzo 2021.
Stop a contributi, Iva e ritenute di dicembre
Slittano al 16 marzo 2021 i contributi, le ritenute e l’Iva del mese di dicembre dovuti da imprese con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nel mese di novembre 2020 rispetto allo stesso mese del 2019.
Stop a ganasce fiscali e nuove ipoteche
Una nuova possibilità per poter rateizzare i debiti fiscali e contributivi.
Con la presentazione della richiesta di dilazione scatta anche la sospensione dei termini di prescrizione e decadenza e il divieto di iscrivere nuovi fermi amministrativi e ipoteche o di avviare nuove procedure esecutive.
Per le rateizzazioni richieste entro la fine del 2021, viene alzata a 100.000 euro la soglia per i controlli dello stato di difficoltà economica.