Associazione Artigiani dona all’Enaip di Borgo un trapano a colonna

Un trapano a colonna, altamente tecnologico, dalle prestazioni avanzate e ad altissima precisone. Un dono, fatto dall’Associazione Artigiani Confartigianato Trentino, in particolare dal territorio della Bassa Valsugana, all’Enaip di Borgo Valsugana, e consegnato in occasione di un incontro con gli studenti. Un omaggio, un gesto di amicizia e di stima, ma soprattutto un simbolo di impegno. Quello dell’Associazione verso l’Enaip in particolare e la scuola in generale.

 

Ad aprire l’incontro, Francesco Micheletti, direttore dell’Istituto, che ha evidenziato la stretta collaborazione tra il centro di formazione, l’associazione e gli artigiani del territorio che, da anni, collaborano alla definizione dei piani di studio, accolgono studenti in alternanza e sostengono la scuola. Il dialogo costante tra mondo del lavoro e mondo della scuola è un elemento fondamentale nell’ambito di un rapporto bidirezionale di crescita e sviluppo.

I media parlano in continuazione della mancanza di manodopera e della necessità di creare una sempre maggiore collaborazione tra il mondo del lavoro e quello della scuola. Un obiettivo sfidante che necessita di strategie condivise, ma anche di gesti concreti, grandi e piccoli. E l’incontro con gli studenti dell’Enaip vuole essere uno di questi.

“La mancanza di manodopera – ha sottolineato il presidente dell’Associazione Artigiani Confartigianato Trentino, Marco Segatta – rimane una criticità importante e la collaborazione con la scuola ci offre la possibilità di affrontarla in modo strategico ed efficace. Questo rapporto bidirezionale ci permette di rimanere informati sulle novità e le nuove tecnologie, mentre gli studenti hanno la possibilità di toccare con mano cosa vuol dire lavorare in azienda, rapportarsi con i colleghi, i datori di lavoro e i clienti”.

L’Istituto di Borgo è una delle migliori realtà per la formazione dei professionisti del settore metalmeccanico. Il pregiudizio diffuso nei confronti degli Istituti professionali, in base al quale questi ultimi vengono spesso classificati come scuole di serie B, è una credenza da sfatare e Aldo Montibeller,  presidente territoriale di Associazione Artigiani Confartigianato Trentino per la Bassa Valsugana e Categoria Edili degli Artigiani Trentini, lo ha ricordato, rimarcando il ruolo chiave della scuola nel formare i professionisti e gli imprenditori del futuro.

Abbiamo investito nell’Istituto di Borgo, perché siamo conviti che da qui usciranno professionisti metalmeccanici seriamente preparati e competenti.

L’edilizia è uno dei settori in cui la carpenteria metalmeccanica ha trovato e continua a trovare maggiore espressione, tanto da raggiungere un livello di sviluppo tale da essere impiegata anche nella realizzazione di alcune opere d’arte come la Torre Eiffel di Parigi, il Sidney Harbour Bridge di Sidney o la Walt Disney Concert Hall di Los Angeles.

Secondo uno studio, realizzato da UNICMI, l’Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, il settore delle costruzioni metalliche è cresciuto del 21% nel 2022 confermando la ripresa iniziata nel 2021. L’andamento positivo, seppure con tassi più contenuti, perdurerà nei prossimi due anni con una crescita del 9% nel 2023 e del 7% nel 2024. Un settore dunque che promette sviluppi e opportunità interessanti.

Laura Damanti, partner della carpenteria Pacher di Levico Terme,  rivolgendosi agli studenti presenti, ha posto l’accento su come la figura del carpentiere sia cambiata negli anni diventando complessa e sfidante.

Non basta saper lavorare manualmente –  ha detto – ma è fondamentale impegnarsi anche a livello culturale e conoscere i fondamenti teorici. I macchinari sono sempre più raffinati e complessi. È necessario conoscere bene i software, i flussi di lavoro e la gestione di una carpenteria nel suo complesso. Non è un lavoro marginale, servono persone in gamba. Più conoscenze avete più siete specializzati, più siete specializzati più valete, più valete più le aziende vi tengono stretti. Per le imprese questo è un valore aggiunto, perché le fa progredire nel tempo.

Diverse le domande da parte dei ragazzi, ai quali Micheletti ha voluto lasciare ampio spazio in quanto veri protagonisti dell’incontro, sulle competenze da sviluppare maggiormente, sulla durata del percorso di studi, sulle opportunità offerte dal mondo del lavoro, sui segreti per diventare imprenditori di successo. Diverse e articolate anche le risposte. Ma tra queste ce n’è una che ben soddisfa trasversalmente tutti i quesiti. È la formazione nella sua duplice declinazione di apprendimento teorico ed esperienza pratica.

La vostra formazione – ha sottolineato Marco Segatta – non si concluderà quando uscirete dalla porta dell’Istituto e varcherete la soglia del mondo del lavoro. Viviamo in una società articolata che richiede la capacità di gestire situazioni complesse. In questo contesto si rende necessaria una formazione costante incentrata non solo sulle competenze tecniche (hard skills) ma anche su tutte quelle soft skills (capacità relazionali e di inserimento nel contesto lavorativo) da cui oggi è impossibile prescindere. Pensiero critico, problem solving (capacità di trovare soluzioni ai problemi), gestione dei conflitti, capacità di relazionarsi rappresentano competenze irrinunciabili nella formazione dell’individuo e lo strumento chiave per vincere le sfide che ci attendono.

 

 

 

DATA DI PUBBLICAZIONE

22.12.2023

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