La riforma del Fondo di garanzia per le pmi: tutte le novità in un seminario di Confartigianato

La riforma del Fondo di garanzia per le Pmi, in vigore dal 1° gennaio 2024,  rappresenta il principale strumento pubblico nazionale a sostegno dell’accesso al credito delle imprese di piccole dimensioni.

Il tema, che interessa direttamente tutte le pmi, verrà approfondito nel corso di un seminario riservato al Sistema Confartigianato e trasmesso in diretta streaming sul canale Youtube confederale, martedì 16 gennaio alle ore 15.

All’iniziativa interverrà, in prima persona, Massimo Bitonci, Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con delega al Fondo, il cui impegno nell’ascoltare e analizzare le istanze di Confartigianato si è rivelato cruciale per la realizzazione del provvedimento. Nel corso dell’incontro saranno approfonditi molti aspetti sollecitati da Confartigianato, tra cui la gratuità per le micro imprese, la complementarietà tra garanzia pubblica e privata, la presenza di rappresentanti confederali nel Comitato di indirizzo del Fondo.

Nell’ultimo anno – si legge nel testo di un’ intervista rilasciata a Il Foglio, da Confartigianato – secondo le rilevazioni di Confartigianato, le micro e piccole aziende hanno subito un aumento di 7,4 miliardi del costo del credito e una riduzione del 6,3% dei prestiti.  Con la conseguenza di una frenata del 2,7% degli investimenti in macchinari e impianti.

La riforma del Fondo di garanzia per le Pmi, in vigore dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, costituisce una prima risposta a queste criticità aumentando il plafond disponibile per ogni impresa, ampliando la platea delle aziende che possono accedere alla garanzia, introducendo la gratuità per le micro imprese, definendo nuove percentuali di copertura.

Noi imprenditori – ha sottolineato il Presidente di Confartigianato Marco Granelli – abbiamo bisogno di chi dà fiducia alle nostre idee, di chi sostiene i nostri progetti, il nostro lavoro. Il credito, i finanziamenti sono il nostro ossigeno. La finanza d’impresa, con nuove soluzioni alternative alla dipendenza bancaria, rappresenta un fattore strategico per sostenere gli sforzi del sistema produttivo e consolidare le prospettive di ripresa del Paese.

Un ruolo fondamentale e complementare a quello dello Stato è inoltre quello ricoperto dai Consorzi Fidi, destinati a ricoprire in futuro un ruolo sempre più centrale nel favorire l’accesso al credito delle piccole e piccolissime imprese che presentano maggiori difficoltà.

Per leggere l’articolo completo de Il Foglio clicca qui.

DATA DI PUBBLICAZIONE

15.01.2024

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