Confartigianato odontotecnici: previste sanzioni per i “prestanome”

È stata accolta alla Camera la sollecitazione di
Confartigianato di reintrodurre la disposizione che colpisce il professionista che si presta a collaborare con chi esercita abusivamente, come nel caso dell’odontoiatra che avalla l’esercizio abusivo della professione odontoiatrica da parte di soggetti non abilitati.
Si prevede la reclusione da 1 a 5 anni e una multa da 15.000 a 75.000 euro per il professionista che ha
determinato altri a commettere il reato di esercizio abusivo della professione ovvero
ha diretto l’attività delle persone che sono concorse nel reato.
In tema di
esercizio abusivo di un’arte ausiliaria delle professioni sanitarie confermato l’inasprimento delle sanzioni amministrative pecuniarie: da un minimo di 2.500 euro a 7.500 euro in caso di mancanza di licenza o abilitazione professionale. Confermato anche l’innalzamento delle pene nei casi di omicidio colposo e di lesioni personali colpose derivanti dall’esercizio abusivo di una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, o di un’arte sanitaria.
In tema di
società odontoiatriche è stato approvato un emendamento riformulato diretto a prevedere che il direttore sanitario sia iscritto all’albo degli odontoiatri da almeno 7 anni. La riformulazione ha eliminato la parte che prevedeva che il capitale sociale dovesse essere rappresentato da almeno due terzi di soggetti iscritti all’albo degli odontoiatri, in linea con le richieste di Confartigianato.

DATA DI PUBBLICAZIONE

07.08.2016

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