Costi energetici, Segatta sull’Adige: “Imprese allo stremo, fermare l’effetto domino”
Dopo la pandemia, l’impennata dei costi energetici accentuata dalla cruenta e ingiustificata guerra in Ucraina: sul tema è intervenuto il presidente dell’Associazione Artigiani del Trentino, Marco Segatta, che sul quotidiano locale l’Adige ha voluto esprimere il proprio pensiero sulla tematica:
Non c’è davvero pace per l’umanità e per quella parte di imprenditoria locale che ho l’onore e l’onere di rappresentare, ovvero l’artigianato. Sappiamo tutti che le dinamiche socio-economiche che stiamo attraversando, e in modo repentino, sono originate da fattori geo politici di ordine mondiale, ma non possiamo restare inermi di fronte al grido di allarme che le nostre imprese stanno lanciando verso chi ha la responsabilità politica di individuare, ad ogni livello, soluzioni che garantiscano la continuità delle attività e quindi del lavoro e dei consumi.
Il rischio di un nuovo lockdown generalizzato, questa volta originato dalle speculazioni energetiche, è davvero dietro l’angolo se non vengono prese decisioni urgenti in grado di arginare il fenomeno.
E non è certo da ora che lo chiediamo, soprattutto tramite Confartigianato, che a livello nazionale sta interagendo con i ministeri competenti. Si faccia presto, il tempo è la variabile chiave”.
E dunque, come aggiunto da Segatta sull’Adige, ecco alcune proposte per far fronte all’attuale aumento dei costi energetici:
- Introduzione di un credito d’imposta sul prezzo industriale del gasolio;
- Riduzione strutturale della tassazione su carburanti e prodotti energetici;
- Scostamento di bilancio per compensare i maggiori costi energetici di TUTTE le imprese;
- Estensione delle moratorie su mutui e leasing;
- Sostegno concreto agli investimenti verso le fonti rinnovabili;
- Ridefinizione degli obiettivi del PNRR alla luce dell’attuale contesto economico.