DDL delega sulla riforma fiscale: le indicazioni del Parlamento al Governo

Il 4 agosto il Parlamento ha approvato il Disegno di legge delega sulla riforma fiscale, un documento di fondamentale importanza per le aziende artigiane che, nel prossimo futuro, vedranno l’attuazione di misure e riforme attese.

Un risultato reso possibile grazie all’attività di monitoraggio e sollecitazione portata avanti da Confartigianato Imprese Nazionale, il cui presidente Marco Granelli ha spiegato che “Con questa approvazione si può avviare, concretamente, il percorso per giungere ad un fisco più semplice, orientato alla crescita e a misura di piccole imprese“.

Ma cosa si intende esattamente con legge delega e, soprattutto, quali sono le novità più importanti che il Governo dovrà attuare entro i prossimi due anni? Ecco tutte le risposte.

 

Il Parlamento approva il Disegno di legge delega sulla riforma fiscale: cosa significa?

Per prima cosa: cos’è una legge delega? Si tratta di uno strumento normativo che viene utilizzato dal Parlamento italiano per, appunto, delegare il Governo ad attuare dei provvedimenti in uno specifico settore. In pratica, il Parlamento stabilisce quali sono gli obiettivi e i principi generali di una riforma e, successivamente, il Governo deve mettere in pratica dei provvedimenti che siano in linea con queste indicazioni.

Va sottolineato quindi che la legge delega NON contiene nessuna norma attuativa e che, in questo caso specifico, il Governo avrà due anni di tempo per concretizzare quanto è stato indicato dal Parlamento.

Ricordiamo inoltre che il Parlamento può comunque decidere di revocare modificare la delega al Governo, nel caso in cui l’azione di quest’ultimo venisse giudicata inadeguata rispetto agli obiettivi indicati e stabiliti.

 

Quali sono le principali misure approvate grazie al lavoro di Confartigianato?

Una volta capito cos’è una legge delega, possiamo soffermarci sulle misure più importanti ottenute da Confartigianato grazie ad un costante lavoro di pressione lobby sugli organi politici.

Di seguito, ecco le misure che il Governo si è impegnato ad attuare entro i prossimi due anni:

 

Mini IRES per chi investe o assume

Prevista la riduzione dell’Ires per le imprese che effettuano investimenti qualificati o nuove assunzioni o partecipazione dei dipendenti agli utili, purchè ci si impegni ad una limitazione della distribuzione dei dividendi.

 

Modelli ISA (indici di affidabilità fiscale)

Prevista la semplificazione dei modelli Isa e il rafforzamento dei regimi premiali ad essi collegati per coloro che hanno alti livelli di affidabilità fiscale. Ad esempio, saranno ridotti i tempi di rimborso dei crediti fiscali.

 

Graduale superamento dell'IRAP

Prevista la progressiva eliminazione dell’Irap dando priorità alle società di persone e alle associazioni senza personalità giuridica costituite fra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni.

 

Concordato preventivo biennale

Per i soggetti di minori dimensioni è prevista l’introduzione del concordato preventivo biennale, con un contradditorio con l’Agenzia delle Entrate, una conseguente proposta di reddito che, se accettata, lo definirà per i prossimi due anni, indipendentemente dal reddito effettivo che l’impresa conseguirà.

 

Rateizzazione del secondo acconto di novembre

La rateazione si riferisce alla possibilità di suddividere il pagamento delle imposte in più rate anziché pagare l’importo dovuto in una sola soluzione. Qui si propone l’opzione di rateizzare anche l’acconto di imposta di novembre.

 

Modifica alla detrazione Iva per le fatture a cavallo d’anno

L’attuazione della delega fiscale consentirà di detrarre, nell’ultima liquidazione Iva dell’anno, anche l’Iva delle fatture con esigibilità di dicembre ma ricevute e registrate dal 1° gennaio al 15 gennaio dell’anno successivo. Tale possibilità ad oggi non è consentita.

 

 

Per ogni altro dettaglio, Associazione Artigiani ha preparato un documento specifico che puoi scaricare cliccando qui.

 

⚠️ Ricordiamo che la legge delega non prevede norme attuative: il Governo avrà due anni di tempo per attuare le misure. ⚠️

DATA DI PUBBLICAZIONE

10.08.2023

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