Falegnameria Faustini: dalle botti, ai materiali Montessori.

Una storia lunga 170 anni

C’era una volta una famiglia di bottai…

La falegnameria Faustini esiste dal 1850. É  nata a Faedo, piccolo borgo di montagna, affacciato sulla Valle dell’Adige e ad un tiro di schioppo dalla Val di Cembra. In zona, la famiglia si è guadagnata il soprannome di Tisler (dal tedesco Tischler, falegname), proprio perché passandosi il testimone di generazione in generazione, i Faustini hanno da sempre fatto quello: opere in legno. “Da principio eravamo bottai, poi ci siamo dedicati ai mobili, ai serramenti, ed ai rivestimenti, tutti rigorosamente su misura.”. I Faustini producevano qualunque manufatto in legno che potesse servire in una casa. “A quei tempi funzionava così.“- rivela la Signora Carla, moglie di Bruno Faustini, che ci accompagna alla scoperta dell’impresa di famiglia.

E continua: “Quando una coppia si sposava, il falegname stava in casa e lavorava lì direttamente, producendo tutto su misura. Fino al 1934,  quando si sono stabiliti nel centro di Faedo, gli avi di mio marito non avevano nemmeno un laboratorio. In tempi più recenti, grazie anche ai contributi per l’economia di montagna, ci siamo spostati dal centro e ora siamo in una zona logisticamente più comoda per i corrieri e per i fornitori.” Che sono in molti e in continuo aumento, da quando la falegnameria ha iniziato ad affrontare un nuovo filone d’attività : produzione di materiali didattici montessoriani.

Nel segno di Maria Montessori

Il mondo Montessori, negli anni, ha assunto importanza crescente per la falegnameria di Faedo, tanto da portare alla nascita di un marchio ad hoc, che sta conquistando sempre maggiore peso per l’economia dell’impresa, permettendole di affacciarsi anche al mercato estero. “A dire il vero, l’Italia è uno dei Paesi che meno promuovono ed utilizzano il metodo Montessori: solo negli ultimi anni stiamo assistendo ad una sorta di risveglio.” – precisa Carla – “Al contrario, all’estero, le scuole montessoriane attive da decenni sono moltissime: seguono questo metodo educativo perfino quelle allestite nei campi accoglienza per gli afghani in fuga dai talebani, per intenderci. Ce ne sono in  Germania, in Svizzera, in India, in Danimarca, in Spagna, in Norvegia… e alcune di queste, si rivolgono a noi per l’acquisto dei materiali.

Già, perché non è facile trovare qualcuno che produca materiali Montessori con serietà e cognizione di causa, né in Italia, né altrove: “Sono i dettagli fare le differenza:” – spiega la signora Faustini – “Noi, ad esempio, studiamo moltissimo prima di produrre qualcosa e ci avvaliamo della consulenza di esperti di settore. Maria Montessori, ad esempio, riteneva fondamentale la semplicità e la linearità per non confondere il bambino e noi cerchiamo di rispettare sempre questo principio. Le mamme e le maestre che seguono il metodo sono in grado di distinguere a colpo d’occhio i prodotti coerenti da quelli improvvisati, ma naturalmente, sul mercato ci sono infinite sfumature di Montessori: è brutto dirlo, ma ormai è diventata quasi una moda.”

Folgorazione Montessori

Più ascoltiamo Carla, più cresce la curiosità di capire come è nata questa idea:

Un destino già scritto. É nato tutto per caso, come sempre accade con le cose belle.

si limita a considerare lei.” Io sono nata in Svizzera, nel Canton Ticino, poi sono rientrata in Italia. Solo dopo che con mio marito abbiamo iniziato a realizzare questi prodotti ho capito che io stessa ho frequentato un asilo montessoriano e che ho cresciuto le mie figlie sulla scorta di quanto avevo appreso. Per loro, in particolare per Angela (la mediana di tre sorelle, affetta dalla sindrome di Down), avevo realizzato io stessa un “telaio delle gerarchie” con l’obiettivo di aiutarla a contare. Poi un giorno, quando le ragazze erano già grandi, entra in laboratorio un amico di famiglia: uno di quelli che si arrangiano a fare tutto e che ci chiedeva solo di aiutarlo fornendogli qualche pezzo più complesso che non aveva possibilità di costruire da solo. Ci spiega che sta progettando per la madre, maestra d’asilo, un “Casellario dei fuselli”, uno degli strumenti didattici di Maria Montessori.

Io , allora, Maria Montessori non sapevo nemmeno chi fosse: per me era semplicemente il viso stampato sulle 1000 lire!”

Carla e Bruno ascoltano l’originale richiesta e, nei giorni successivi, iniziano ad approfondire. “Ho detto a mio marito: ma perché non cerchiamo di capire meglio? Magari ci sono delle nuove opportunità…. “ E così, mentre Carla inizia a studiare il mondo della pedagogia montessoriana, i coniugi Faustini si rendono conto che questo mercato ha del potenziale. Per mille ragioni: perché in Italia sono pochissimi a rispondere alle richieste di questo particolare segmento; perché l’azienda di riferimento per la realizzazione dei materiali, quella fondata dalla stessa Montessori assieme al figlio, è pressoché sparita; perché la richiesta è in aumento esponenziale e la figura dell’educatrice sta vivendo una vera riabilitazione agli occhi del mondo, …

E così nacque Montessori BF

Montessori BF (la B sta per Bruno, ma anche per Bellini, il cognome di Carla; F per Faustini) è il marchio dedicato, creato dalla Falegnameria Faustini per i prodotti Montessori ed oggi è un vero punto di riferimento per il settore. “Realizziamo più di 300 articoli, quasi il 90% catalogo Montessori. Cerchiamo di farlo nel rispetto dei principi della fondatrice: abbiamo studiato molto e tutt’ora lo facciamo. Attraverso il Centro Montessori, di cui anche noi facciamo parte, siamo fra i promotori dell’utilizzo di questo metodo in Trentino e direi, anche in tutt’Italia: per noi, a prescindere dal business, promuoverlo è una missione. Oggi, a causa dell’emergenza sanitaria, è diventato tutto più complicato, ma noi non molliamo.”

Infatti, le richieste alla falegnameria continuano ad arrivare, grazie all’e-commerce e al passaparola fra addetti ai lavori. Gli effetti della pandemia, il blocco delle scuole e l’incertezza diffusa, in questo momento sembrano ricordi: il laboratorio è ripartito ed è sempre in piena produzione.

Peccato solo che i clienti a volte non capiscano che siamo un’impresa artigianale! Credono i essere su Amazon, dove ordini alle 23 e al mattino seguente hai il prodotto sulla porta di casa, ma noi realizziamo quasi tutto su richiesta, i tempi di produzione non possono essere ignorati!

A magazzino c’è effettivamente un minimo di scorta, ma gran parte delle referenze vengono prodotte ad hoc: i lavori di falegnameria sono in capo a Bruno, quelli di cucito sono affidati alla stessa Carla, mentre le figlie aiutano. Eliana è architetto e, seppure con un impiego da dipendente, non fa mai mancare il suo supporto all’impresa di famiglia con la gestione del sito; Angela, al pomeriggio, rientra dalla cooperativa sociale dove è attiva e aiuta la mamma in laboratorio, mentre Irene sta studiando Design del Prodotto e se la cava molto bene con la gestione delle macchine a controllo numerico. Da Firenze, dove studia, riesce a risolvere problemi e a dare un grande contributo: per la gioia di mamma e papà, il suo futuro sembra proprio andare nella stessa direzione di quello dell’azienda di famiglia.

 

 

 

DATA DI PUBBLICAZIONE

14.09.2020

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