Il Senato approva la definizione di “birra artigianale”

In questo provvedimento trova spazio per la prima volta la definizione di:

  • Birra artigianale” come “
    birra prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta, durante la fase di produzione, a processi di pastorizzazione e di microfiltrazione”;

  • piccolo Birrificio indipendente” come “
    un birrificio che sia legalmente ed economicamente indipendente da qualsiasi altro birrificio, che utilizzi impianti fisicamente distinti da quelli di qualsiasi altro birrificio, che non operi sotto licenza di utilizzo dei diritti di proprietà immateriale altrui e la cui produzione annua non superi 200.000 ettolitri, includendo in questo quantitativo le quantità di birra prodotto per contro di terzi”.
In linea con le norme sulla birra viene previsto l’obiettivo di favorire lo sviluppo della filiera del
luppolo in Italia anche attraverso “
il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo per la produzione e per processi di prima trasformazione del luppolo, per la ricostituzione del patrimonio genetico del luppolo e per l’individuazione di corretti processi di meccanizzazione”.
Le proposte di Confartigianato – recepite negli ordini del giorno accolti – impegnano il Governo
a
modificare la norma sulla birra artigianale prevedendo:
1. la
definizione di “birra artigianale” quale prodotto ottenuto nei microbirrifici con l’impiego di
materie prime genuine, selezionate, dosate e miscelate direttamente dal
birraio secondo la propria originalità e creatività, e mediante un procedimento di produzione discontinuo ove
l’intervento diretto del birraio risulti prevalente rispetto all’utilizzo di tecnologie
automatizzate;
2. la
definizione di “piccolo birrificio indipendente” o “microbirrificio”:
  • ridurre l’accisa per i microbirrifici, applicata in base all’ammontare di produzione effettuata ogni anno, con
    sconti proporzionalmente maggiori per i piccoli produttori in base al decrescere delle quantità prodotte annualmente;
  • ridurre l’accisa per i microbirrifici, applicata in base all’ammontare di produzione effettuata ogni anno, con
    sconti proporzionalmente maggiori per i piccoli produttori in base al decrescere delle quantità prodotte annualmente;
  • ridefinire il sistema di accertamento semplificato della birra previsto per i microbirrifici, con una tassazione applicata sul prodotto finito;
  • prevedere una
    semplificazione documentale degli adempimenti previsti;
  • assicurare adeguati parametri di controllo, in particolare nei casi ambigui di realtà che decidono di optare anche per uno solo dei trattamenti (pastorizzazione o microfiltrazione) previsti come caratterizzanti dal provvedimento.
Come
Confartigianato stiamo tenendo
alta l’attenzione. In sede di audizione parlamentare abbiamo già evidenziato alcune proposte peculiari per il settore:
  • per quanto riguarda la definizione di birra artigianale risulta indispensabile infatti delineare quali siano le
    caratteristiche uniche del prodotto artigianale rispetto al prodotto industriale, non fermandosi all’assenza dei trattamenti di pastorizzazione e microfiltrazione (
    come recita la norma);
  • è indispensabile l’ottenimento di agevolazioni per i piccoli produttori in materia di
    accise nonché una
    semplificazione della burocrazia in termini di adempimenti (non solo per le accise ma anche per le procedure per l’avvio di impresa).
In allegato la Circolare e il testo dell’intero provvedimento.

DATA DI PUBBLICAZIONE

01.08.2016

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