Impianti di condizionamento e refrigerazione: aggiornamenti relativi al patentino

Interessati dalla normativa sono sia gli installatori che gli addetti alla manutenzione o alla riparazione. Sono previste 4 diverse categorie di certificazione, sulla base di ciascuna categoria il personale potrà svolgere le seguenti mansioni: Categoria I Può svolgere qualsiasi attività su qualunque tipo di impianto di refrigerazione, condizionamento dell’aria e pompa di calore. Categoria II Può svolgere qualsiasi attività su qualunque tipo di impianto di refrigerazione, condizionamento dell’aria e pompa di calore con carica inferiore a 3 kg (6 kg se l’impianto è ermeticamente sigillato); Può svolgere la ricerca delle fughe negli impianti con 3 kg o più di carica (6kg se l’impianto è ermeticamente sigillato) a condizione che ciò non richieda un intervento (collegamento) sul circuito frigorifero. Categoria III Può eseguire il recupero del gas da impianti con meno di 3 kg di carica (6 kg se l’impianto è ermeticamente sigillato). Categoria IV Può eseguire le ricerche delle fughe su impianti che contengono 3 kg o più di carica (6 kg se l’impianto è ermeticamente sigillato) a condizione che ciò non richieda un intervento (collegamento) sul circuito frigorifero. L’ottenimento della certificazione richiede il possesso di conoscenze teoriche ed abilità pratiche commisurate alla categoria che si intende conseguire, le competenze minime richieste al tecnico per l’ottenimento di ciascun livello sono elencate nella regolamentazione europea 303/08. Per facilitare il superamento degli esami di certificazione saranno organizzati, da enti qualificati, dei corsi di formazione teorico pratici al termine dei quali gli installatori dovranno essere in grado di installare apparecchiature e sistemi rispondenti alle esigenze dei clienti in termini di prestazioni e affidabilità, essere in grado di offrire un servizio di qualità e di rispettare tutti i codici e le norme applicabili, ivi comprese le norme in materia di marchi energetici e marchi di qualità ecologica. La normativa relativa all’obbligo del “patentino” è entrata in vigore lo scorso 4 luglio in tutta Europa, tuttavia l’Italia e altri pochi Paesi non hanno ancora provveduto a recepire il regolamento europeo, né alla disposizione di “certificati provvisori” per coloro che operano nel settore. Questa mancanza da parte del Governo impedisce ai tecnici italiani di lavorare nella maggior parte degli Stati dell’Unione Europea, sarà quindi compito dell’Associazione Artigiani di Trento, assieme alla Confartigianato nazionale farsi carico di sollevare questo problema nelle sedi istituzionali preposte.

DATA DI PUBBLICAZIONE

31.07.2011

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