La manovra 2016

La legge di stabilità approvata lo scorso anno prevede già che, se non vengono rispettati i vincoli, interviene automaticamente un aumento dell’iva che riguarda sia l’aliquota del 10% sia quella del 22%. Le prospettiva annunciata dal Governo è quella di non aumentare le tasse (e quindi nemmeno l’iva) e quella di non tagliare le spese; la cosa sarebbe possibile con un incremento importante del Pil ma tale ipotesi al momento non è credibile. Il tutto si gioca su 16 miliardi che al momento mancano per il 2016. Sicuramente effettuare manovre con un debito pesantissimo come quello italiano e con una macchina burocratica quanto mai limacciosa è opera titanica; tuttavia nonostante gli sforzi (e gli annunci) sicuramente profusi, al momento osserviamo che:
  • la spesa pubblica invece di diminuire è aumentata (rilevante la crescita del 2,6% in termini tendenziali dell’ultimo trimestre 2014 rispetto al trimestre 2013), con un'incidenza in rapporto al Pil del 57,6% nel 2014 contro il 56,1% del 2013;
  • la pressione fiscale a legislazione vigente (e quindi senza contare il previsto aumento dell’iva) è di per sé già destinata ad aumentare (43,5% per il 2014 e 2015 che passerà al 44,1% nel 2016 e 2017).

DATA DI PUBBLICAZIONE

12.04.2015

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