L’editoriale di febbraio

Il messaggio del presidente

Il Presidente Segatta, nell’articolo di apertura della rivista L’Artigianato di questo mese, da voce alla rabbia e alla preoccupazione degli artigiani riguardo alla nuova norma antifrode e alle dannose conseguenze che porta.

 

Bonus edilizi e blocco della cessione del credito: scoppia la rabbia delle imprese

Mi trovo costretto a tornare nuovamente sul tema dei Bonus edilizi, croce e delizia di questo inizio d’anno. Non abbiamo fatto in tempo a prendere atto con soddisfazione dei grandi risultati raggiunti con le proroghe, le conferme e le semplificazioni concesse dal Governo a fine anno che, nel giro di poco meno di un mese, un nuovo Decreto Legge che si sarebbe dovuto occupare solo di sostegni a cittadini e imprese in difficoltà, cambia di nuovo le regole del gioco su superbonus e bonus casa. Nel decreto Sostegni ter è stata inserita a sorpresa una nuova norma antifrode, che prevede che il credito d’imposta maturato a fronte di interventi sostenuti dai vari bonus edilizi, possa essere ceduto una sola volta e non più con passaggi illimitati come risultava prima possibile.

Non mettiamo in alcun dubbio la necessità e la volontà del Governo di contrastare efficacemente le frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche, ma pur condividendo assolutamente le finalità della misura non possiamo che evidenziare con enorme preoccupazione come la sua applicazione risulti sbagliata, dannosa e iniqua. La modalità introdotta per interrompere la catena delle cessioni dei crediti multiple tra soggetti diversi è andata a colpire tutti in modo indifferenziato: banche, intermediari finanziari, general contractor ma, soprattutto, piccole imprese e cittadini onesti.

Anche qui in Trentino, l’entrata in vigore con effetto immediato del provvedimento ha di fatto bloccato le cessioni dei crediti maturati a favore degli Istituti di credito del territorio e la possibilità, da parte delle nostre imprese, di concedere lo sconto in fattura ai propri clienti. Nel giro di qualche giorno si è generato un enorme disorientamento oltre che tra le imprese e i cittadini loro clienti, anche in seno agli istituti di credito, principali acquirenti dei crediti fiscali maturati e tra i vari professionisti coinvolti nel processo di controllo, verifica e asseverazione. Disorientamento che, per quanto riguarda le imprese artigiane, si sta trasformando in rabbia.

Il rischio di contenziosi e il blocco dei cantieri potrebbe diventare realtà nel giro di un paio di mesi, mettendo così di fatto un’ipoteca sul futuro del Superbonus e di tutti gli altri bonus casa senza parlare poi del danno irrecuperabile in termini di reputazione che le nostre piccole aziende dovranno affrontare interrompendo i cantieri o non ottemperando a contratti già sottoscritti.

Ovviamente, come Associazione Artigiani, non ci siamo limitati a prendere atto delle dure proteste che sono giunte da parte degli associati. Ci siamo attivati immediatamente tanto sul livello nazionale quanto su quello locale interessando i vertici delle istituzioni provinciali e i parlamentari trentini che saranno chiamati nelle prossime settimane a valutare se, e come, modificare questo Decreto Legge.

Assieme a Confartigianato, la nostra Confederazione nazionale, stiamo chiedendo lo stralcio dell’articolo 28 del Sostegni ter e intendiamo ridiscutere l’adozione, con tempi e modi congrui, di misure di controllo efficaci, ma differenti, in grado di bloccare i soggetti disonesti ma non i cantieri avviati o in fase di programmazione, in cui moltissime piccole aziende oneste operano con ottimi risultati nell’ultimo anno e mezzo. E se non possiamo dimenticare come sia proprio il comparto delle costruzioni quello che sta trainando la ripresa economica italiana, va anche sottolineato come quello della riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare sia l’ambito che potrà contribuire in maniera determinante al raggiungimento degli obiettivi della transizione ecologica che il nostro Paese si è impegnato a raggiungere.

Le imprese artigiane che rappresentiamo ritengono che l’obiettivo perseguito dal Governo sia giusto: le frodi vanno smascherate e gli illeciti vanno adeguatamente colpiti. È il metodo con cui si vuole perseguire questo obiettivo che risulta del tutto inadeguato: non possono essere proprio i piccoli operatori del settore e i cittadini, quelli meno abbienti, a pagarne le conseguenze!

Grazie a tutti!

DATA DI PUBBLICAZIONE

11.02.2022

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REFERENTE

Marco Segatta
Presidente Provinciale; delegato per la Scuola