L’editoriale di maggio

Nell’articolo di apertura della rivista L’Artigianato di questo mese, il Presidente Segatta parla di sostenibilità e delle sfide alle quali le imprese vanno incontro:

Sostenibilità e criteri ESG: concetti che ci riguardano e a cui dobbiamo abituarci

Di sostenibilità si parla ormai da decenni, da quando, alla fine degli anni ’80, vennero introdotti i principi dello Sviluppo Sostenibile. Questi indicavano un modello di crescita capace di conciliare gli interessi delle generazioni attuali con gli interessi di quelle future. Per la prima volta, non ci si riferiva quindi solo alla dimensione ambientale, ma anche a quella economica e sociale, in una visione integrata di sviluppo in cui alla tutela dell’ambiente naturale fossero legate in maniera indissolubile tanto la capacità di produrre reddito e lavoro, quanto la possibilità di garantire un ambiente favorevole al benessere dell’uomo.

Nel 2015 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) ha approvato una strategia – nota come Agenda 2030 -”per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti” che individua gli obiettivi che mirano ad affrontare un’ampia gamma di questioni relative allo sviluppo economico e sociale con uno sguardo di medio – lungo periodo L’Italia ha raccolto questa sfida e ha adottato a sua volta una Strategia per lo Sviluppo Sostenibile Nazionale, in sintonia con il Green New Deal europeo.

A cascata, anche la Provincia Autonoma di Trento ha attivato un processo partecipativo ed ha approvato la propria Strategia e definito degli obiettivi specifici che tengono conto delle peculiarità territoriali del Trentino e vanno a definire una visione strategica anche per la nostra provincia.

Quello della sostenibilità in buona sostanza è ormai diventato un tema centrale a tutti i livelli istituzionali, con ricadute dirette sulla vita di cittadini e imprese. Basti pensare al fatto che le risorse messe a disposizione dall’Europa sul Piano Next Generation Eu richiedono, per ogni paese membro, degli impegni specifici per supportare la transizione ecologica e il contrasto ai cambiamenti climatici.

 

Ma come si potranno declinare i principi della sostenibilità nel mondo delle imprese?

L’approccio utilizzato per perseguire gli obiettivi dell’Agenda 2030 a livello nazionale è basato sull’adozione dei principi ESG, una sigla che letteralmente corrisponde a Environmental cioè ambientale, Social cioè sociale e Governance cioè governo societario. Un’impresa sostenibile e responsabile secondo i principi ESG sarà attenta al fattore ambientale se riduce le emissioni di gas serra; è efficiente nell’uso di energia e risorse naturali (acqua, materie prime, foreste…); non inquina; tutela la biodiversità.

Il valore dato al fattore sociale si potrà concretizzare, ad esempio, nella qualità dell’ambiente di lavoro e della catena di fornitura; nello sviluppo delle risorse umane; nell’attenzione alla parità di genere e all’inclusione. Il terzo fattore ESG, la governance dell’azienda, potrà riguardare l’etica e la trasparenza.

I principi ESG si stanno posizionando ormai al centro del discorso pubblico e rappresentano una bussola che orienterà le scelte e misurerà l’impegno delle singole imprese verso la sostenibilità e la responsabilità sociale. Questi criteri stanno diventando sempre più rilevanti: saranno premianti per l’aggiudicazione di appalti pubblici assegnati con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, saranno oggetto di valutazione da parte degli istituti di credito per la valutazione del rischio “non finanziario”, sono già utilizzati dagli enti pubblici per sostenere alcune tipologie di investimenti delle imprese.

Siamo consapevoli che molti artigiani non conoscano ancora i criteri ESG anche se questi principi sono già un patrimonio diffuso nel nostro mondo. Possiamo affermare senz’ombra di smentita che nella stragrande maggioranza delle nostre imprese prevalga la dimensione ambientale e di responsabilità sociale praticata in modo attivo nella quotidianità del lavoro.

Come Associazione Artigiani dobbiamo quindi attivarci subito per non farci trovare impreparati e individuare assieme all’ ente pubblico e agli altri stakeholder coinvolti dei sistemi di valutazione adatti e adeguati alle piccole imprese che, come ben sappiamo, nel caso dell’artigianato sono elementi centrali di una comunità e di un territorio. Ma sappiamo anche che le piccole imprese per la loro struttura organizzativa soffrono la carenza di informazioni, di risorse adeguate e di personale specializzato. Siamo quindi consapevoli che faranno particolare fatica ad adottare strategie e procedure standard per capire il livello di sostenibilità dei propri processi produttivi e per comunicare in modo adeguato all’esterno l’impegno per un progressivo miglioramento delle performance di sostenibilità se tutto questo non sarà pensato e tagliato su misura per le realtà economiche di minori dimensioni.

Il tema è importante e sfidante; iniziamo a lavorarci assieme.

 

Il presidente Marco Segatta

DATA DI PUBBLICAZIONE

26.05.2023

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REFERENTE

Marco Segatta
Presidente Provinciale; delegato per la Scuola