L’editoriale di maggio

Il messaggio del presidente

Gli aumenti dei costi delle materie prime sono inaccettabili

Il problema del caro prezzi delle materie prime sta diventando ogni giorno più urgente, in particolar modo per le imprese impegnate nell’intera filiera dell’edilizia.

Numerose realtà produttive rischiano di vedere la loro situazione, già in forte sofferenza nell’ultimo anno a causa dell’emergenza sanitaria, ulteriormente aggravata. Gli eccezionali e per certi versi ingiustificati aumenti riscontrati nel recente periodo, infatti, rischiano non solo di frenare il mercato futuro della riqualificazione degli immobili, ma anche di avere pesanti conseguenze sulle imprese che attualmente stanno eseguendo lavori, per conto di soggetti pubblici o privati, in forza di contratti stipulati in precedenza.

Ai nostri uffici sono arrivate segnalazioni che non esito a definire “inquietanti”, parliamo di incrementi in doppia cifra: materie plastiche +20%, profilati in ferro zincati
+40%, profilati neri +25%, zincatura +30%, legno da imballaggi +40%, calcestruzzo e altri materiali da costruzione +22%, ferro da calcestruzzo +20%, bitume +12%. Il tutto reso ancora più complicato dal fatto che i fornitori rilasciano preventivi di validità di 15 giorni, proprio a causa dei continui rincari.

La questione, anche se di portata sovranazionale, è al centro dell’azione trasversale di Confartigianato, che ha già interessato i rappresentanti ministeriali nazionali, affinché individuino soluzioni in grado quantomeno di arginare il fenomeno. Anche a livello provinciale l’Associazione ha già evidenziato da tempo alla Provincia il problema, che obiettivamente non è però di facile soluzione. A rendere la situazione, se possibile, ancora più complicata c’è da considerare che, negli appalti pubblici, l’attuale Codice non prevede adeguati meccanismi di revisione prezzi.

Mentre, nel caso degli appalti privati, tali revisioni risulterebbero difficilmente accettabili da parte di quei committenti che, avendo concordato l’importo dei lavori sui quali si applicano le agevolazioni fiscali, non sarebbero più in grado di rivedere i preventivi. Questi rincari eccezionali e ingiustificati, alcuni dei quali posti in essere da operatori economici che intendono profittare disinvoltamente dell’auspicata ripartenza del mercato delle costruzioni, rischiano di frenare non solo il mercato della riqualificazione degli immobili, ma in generale la tanto auspicata ripresa complessiva dell’economia dopo un anno e mezzo caratterizzato dalla pandemia di Coronavirus.

Per cercare di non subire troppo questa situazione, il suggerimento alle imprese è di tenere in debita considerazione il trend di aumento dei prezzi delle materie prime, soprattutto in sede di formulazione delle offerte economiche (ad esempio: limitandone durata e validità) e di stipula dei contratti con i clienti (ad esempio: inserendo clausole che garantiscano meccanismi di revisione automatica del corrispettivo in caso di aumento dei prezzi delle materie prime). I nostri uffici sono ovviamente a disposizione degli associati.

Noi continueremo a presidiare i tavoli di lavoro in tutte le sedi per cercare di risolvere quanto prima questa difficile problematica.

DATA DI PUBBLICAZIONE

10.05.2021

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