Legge di stabilità: provvedimenti che riguardano anche le pensioni

I lavoratori precoci in pensione anticipata con il requisito contributivo pieno non subiscono il taglio dell'assegno previsto dalla Riforma Pensioni Fornero: ecco l'emendamento alla Legge di Stabilità. I lavoratori precoci che hanno diritto alla pensione anticipata senza il requisito anagrafico ma con 42 anni e sei mesi di contributi riceveranno un assegno pieno, senza la decurtazione prevista dalla Riforma Fornero. Lo prevede un emendamento alla Legge di Stabilità 2015 approvato in Commissione alla Camera, che sospende temporaneamente la penalizzazione. Pensione piena La modifica all’ultima riforma delle Pensioni attualmente in vigore, riguarda quei lavoratori che maturano il diritto per accedere alla pensione anticipata entro fine 2017. Se si ritirano con il contributivo pieno (42 anni e sei mesi per gli uomini, 41 anni e sei mesi per le donne) nel 2015, prenderanno una pensione senza penalizzazioni economiche, anche senza 62 anni di età. Dal 2016, per effetto dell’applicazione della speranza di vita, i requisiti contributivi passeranno a 42 anni e 10 mesi e a 41 anni e 10 mesi, rispettivamente. Prepensionamento In base all’attuale normativa, la scelta del prepensionamento comporta un taglio dell’assegno previdenziale pari all’1% per ogni anno di anticipo rispetto all’età minima (62 anni), che sale al 2% per ogni anno prima dei 60 anni. Si può scampare alla decurtazione soltanto se i 42 anni e 6 mesi di contributi derivano da prestazione effettiva di lavoro, escludendo quindi permessi o sospensioni (articolo 6, comma 2-quater del Dl 216/2011). L’emendamento Grazie all’emendamento alla Legge di Stabilità approvato, invece, un lavoratore precoce che si ritira ora a 59 anni non riceverà un assegno tagliato del 4%, ma la pensione piena (sempre se rispetta il requisito dell’anzianità contributiva). Per raggiungere l’anzianità contributiva, il lavoratore precoce può far valere qualsiasi tipologia di contributi accreditati sul proprio conto assicurativo (anche da riscatto e figurativi. Tale agevolazione interesserà soltanto i trattamenti pensionistici erogati dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017. Altre misure sulle pensioni Ricordiamo che la Legge di Stabilità prevede anche un’altra modifica alla riforma previdenziale di fine 2011 che riguarda le cosiddette pensioni d’oro, reintroducendo il principio in base al quale chi usufruisce della possibilità di restare nel mondo del lavoro più a lungo rispetto al compimento dei 70 o 75 anni – e di conseguenza (come prevede la legge) ha la quota di pensione maturata dopo il 2012 calcolata interamente con il contributivo – non può comunque percepire un assegno più alto di quello che gli spetterebbe con il calcolo retributivo, quindi in pratica non può avere una pensione che superi l’80% dell’ultimo stipendio.

DATA DI PUBBLICAZIONE

01.12.2014

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