L’ultimo numero della rivista l’Artigianato

Carissimi Delegati, il 18 novembre scorso si è tenuta l’assemblea generale dell’Associazione, la mia prima assemblea da Presidente. Confesso la preoccupazione che avevo. Non tanto per la parte pubblica che pur prevedeva la partecipazione del Presidente Rossi, dell’Assessore Olivi e del Presidente nazionale Merletti; e nemmeno per la presenza dei numerosi Consiglieri provinciali, Sindaci, Presidenti e Direttori di Associazioni e di istituti bancari. La mia preoccupazione era soprattutto rivolta alla parte privata, in particolare alla reazione dei miei delegati. E invece devo dire che proprio da Voi ho avuto pareri cordiali e positivi, che hanno spazzato via i miei timori. «È stata un’assemblea a più voci», «È stata un’assemblea di contenuti», «Dai molti interventi si è capito che è stata un’assemblea partecipata», «È stata una bella occasione per far capire ai colleghi la situazione di molte nostre categorie», «Abbiamo capito la complessità dell’attività della nostra Associazione», «Molti gli interventi propositivi»… Questi i commenti che ho sentito. E allora, fra questi molti interventi propositivi, ricordo l’intervento del Vicepresidente vicario Svaizer sull’attività di internazionalizzazione che sta aprendo possibilità economiche in Cina per alcune nostre imprese; ricordo l’intervento del Vicepresidente aggiunto Zanon sull’incessante attività sindacale di tutte le categorie, attività ad ampio raggio ma non sempre conosciuta e considerata dai nostri stessi rappresentanti. Franceschin, Presidente del Gruppo Giovani, che ha messo a fuoco con un bel racconto personale la criticità del passaggio generazionale; Claudia Gasperetti, Presidente del Movimento Donne Impresa, che ha raccontato i progressi del movimento e in particolare l’iniziativa delle Co-manager, che affiancano la donna artigiana imprenditrice nei mesi della maternità. Bella la testimonianza sulla ricostruzione di alcuni edifici in Emilia e in Centro Italia – zone colpite dal terremoto – attività animata da Massimo Zadra, Presidente della Val di Non; e affascinante il progetto “Nuovi Mosaicisti per Betlemme” promosso dalla categoria dei restauratori, guidata da Barbara Tomasoni. A questi interventi “preparati” – lo dico per chi non ha partecipato all’assemblea – hanno fatto seguito numerosi interventi “spontanei”, che sono stati puntuali, precisi, espressi anche con risolutezza, ma che mi hanno fatto capire che c’era interesse a partecipare e volontà di contare. Non è stato un lamento di categoria, e di questo vi voglio ringraziare di tutto cuore. Avete parlato guardando in prospettiva, magari con preoccupazione, ma con la volontà di guardare avanti, di superare le difficoltà che ancora gravano sulle nostre imprese. Ricordo, fra gli altri, Dario Conte (meccanica) che proprio per la prospettiva delle nostre imprese afferma la necessità di uno sviluppo meno dipendente dalle politiche economiche della Provincia; ricordo ancora Aldo Montibeller (edili) che rilancia l’importanza del far rete fra piccole imprese, per affrontare la grande partita della ristrutturazione energetica dei condomini; oppure Lidio Pecoraro (carpentieri in legno) che, assieme a Montibeller, auspica una qualifica professionale per l’accesso alle loro attività, così complesse e cariche di responsabilità verso i cittadini; Fontana (elettricistielettronici) poi che sostiene l’urgenza di un frazionamento specifico degli appalti, che contrasti la pericolosa tendenza in atto dei mega-appalti; inoltre Comini (trasportatori) che rilancia l’unità della categoria necessaria per affrontare le vertenze sempre più difficili del settore, sottoposto ad una asprissima concorrenza internazionale. Beltrami (inerti e pietre) che rammenta l’importanza di fare Associazione e di conoscersi fra associati; Brugnara (informatica) che sottolinea la fondamentale importanza della collaborazione tra categorie economiche; Zanghellini (comunicazione) che stimola alla partecipazione ed alla necessità di fare sempre più e sempre meglio comunicazione tra associati; Maistri (Inapa) che auspica l’interesse diretto dell’Associazione sull’ampio tema del welfare; Borgogno (restauratori) che stimola a proseguire la battaglia dell’Associazione sullo scorporo degli appalti; Malaj (edilizia) che giudica iniquo il rapporto nella finanziaria provinciale tra spesa corrente e investimenti; infine Signorati (Movimento Donne Impresa) che conclude paragonando l’Associazione ad una grande famiglia nella quale “bisogna esserci”. E che dire dei nostri ospiti? Mi è piaciuto l’Assessore Olivi quando, intervenendo sulla situazione del credito alle imprese e sul ruolo dei Confidi, ha detto che «c’è la necessità in Trentino di arrivare ad un’unica Centrale Confidi, cioè non bisogna avere il Confidi della Cooperazione separata da tutti gli altri attori economici». E ho pure apprezzato la sua risposta all’iniziativa della Meccatronica a Rovereto, quando abbiamo affermato che gli investimenti in laboratori, scuole e capannoni sono solo a beneficio delle grandi imprese: «Meccatronica» – ha detto l’Assessore – «deve essere un’opportunità anche delle piccole imprese. Noi vogliamo fare una convenzione con l’Associazione Artigiani per favorire le imprese artigiane». Il Presidente Rossi ci ha rassicurato sulla tenuta futura del bilancio provinciale e ci ha confermato che – grazie alla conclusione del Patto di stabilità – la Provincia avrà più liquidità da spendere e nei primi tre mesi del 2018 provvederà al saldo di tutte le posizioni debitorie verso i cittadini, verso le imprese e verso le istituzioni. Rossi inoltre ci ha sorpreso con una dichiarazione in diretta, quando ha affermato che tutti i laboratori artigiani con una rendita catastale entro i 75.000 euro beneficeranno equamente di una riduzione dell’IMIS, come proposto e richiesto dall’Associazione Artigiani. In questo modo si è superata quella scorretta discriminazione fra laboratori/capannoni che appartengono alle differenti categorie catastali C1, D1 e D7. E infine voglio ricordare il nostro Presidente Merletti, che per la prima volta ha partecipato ad una nostra Assemblea Generale. Ho condiviso quando – parlando proprio da Presidente Confartigianato – ha accusato il Governo di debolezza, ha sostenuto che per le imprese è necessaria sia la stabilità dei governi che la stabilità delle norme: «le agevolazioni alle ristrutturazioni devono diventare permanenti, non vanno discusse e decise anno per anno». E mi è proprio piaciuto quando in alcuni passaggi ha sfoderato la sua schiettezza da artigiano del legno, quale egli è. Dopo aver cassato senza pietà i contenuti di alcune recenti e pretestuose occupazioni studentesche, ha affermato: «Questi ragazzi che protestano nei licei devono ancora imparare che la nostra nazione è fondata sul lavoro e non sulle stupidate». Carissimi delegati, concludo ringraziandovi per il tempo e l’impegno che dedicate alle vostre imprese e per il tempo e l’impegno che gratuitamente dedicate alle vostre categorie e all’Associazione, per il bene nostro e di tutta la comunità. Ora è Natale ed venuto il momento di dedicare tempo anche alle nostre famiglie. Auguri di cuore a tutti Voi! Marco Segatta – Presidente Associazione Artigiani di Trento.

DATA DI PUBBLICAZIONE

14.12.2017

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