Novità per il concordato preventivo

Da questo punto di vista la rapidità e sicurezza di eventuali interventi esterni (ad esempio quelli di una banca o di un finanziatore esterno) fanno la differenza tra chiusura o salvataggio. In questo senso interviene il d.l. 83/2015 il quale, tra varie novità, dispone che le iniezioni di liquidità per bloccare la crisi dell’impresa possono essere effettuate senza aspettare i tempi della procedura concordataria. Il decreto legge corregge la prassi attuale che differisce l’intervento finanziario al momento della presentazione del piano di concordato. Una prima risorsa finanziaria può arrivare prima che siano stati predisposti il piano e la proposta di concordato: il tribunale, infatti, può autorizzare il debitore a contrarre finanziamenti prededucibili nella fase che ha inizio con il deposito della domanda “prenotativa” di concordato anticipando quindi di vari mesi il beneficio della liquidità.

DATA DI PUBBLICAZIONE

20.07.2015

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