Nuove per gli studi di settore per l’anno 2015
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una semplificazione, per quanto moderata, dei modelli e delle istruzioni che li caratterizzano (è da ricordare che esistono 204 tipi diversi di studi di settore); -
l’aggiornamento dei correttivi revisione congiunturale operati dal D.M. 12 maggio 2016 con l’introduzione di cinque tipologie di correttivi (interventi relativi all’analisi di coerenza economica; interventi relativi all’analisi di normalità economica riguardanti l’indicatore “Durata delle scorte”; correttivi congiunturali di settore; correttivi congiunturali territoriali; correttivi congiunturali individuali). -
una maggiore ragionevolezza in termini di sanzioni per errata compilazione. Come noto la correttezza dei dati riferiti agli studi di settore permette di aderire al regime premiale vale a dire la riduzione di un anno del periodo per l’accertamento e la non applicabilità dei pericolosi accertamenti analitico-induttivi. Finora errori anche di piccola entità (oltrechè sanzionati) comportavano la perdita di tale regime. La circolare, ragionevolmente, sostiene che se l’errore è tale da non mutare l’assegnazione ai cluster e le condizioni di congruità, coerenza e normalità economica allora permane anche il regime premiale. Analogamente le sanzioni che sono applicabili solo nei casi in cui i dati e le informazioni, dichiarati in maniera infedele, risultino rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, in termini di assegnazione ai cluster di riferimento, di stima dei ricavi o dei compensi, di calcolo degli indicatori di normalità o di coerenza.