Presentato alla stampa il documento del CPI per i candidati alla guida del Trentino

Un Trentino moderno, sostenibile e attrattivo è il titolo del documento elaborato dal Coordinamento Provinciale Imprenditori per proporre, a chi si candida a governare la Provincia per i prossimi cinque anni, la propria visione in relazione alle scelte strategiche che determineranno il futuro del territorio e della comunità.

Nel corso della Conferenza stampa di presentazione, alla quale erano presenti i rappresentanti delle diverse categorie, sono state illustrate le principali sfide che il Trentino dovrà affrontare per diventare davvero, come l’ha definita il presidente del CPI e di Confesercenti del Trentino, Mauro Paissan, “Una realtà che corre e che vola tra opportunità e rischi”.

Autonomia, sostenibilità economica, ambientale e sociale, sfide demografiche, sistema sanitario, infrastrutture, innovazione tecnologica e digitale, carenza di manodopera, formazione e sicurezza sono i principali temi affrontati dal Coordinamento Provinciale Imprenditori e raccolti in quello che si propone come un documento programmatico con il quale, come sottolineato da Mauro Paissan “Il mondo imprenditoriale chiede alla politica di esplicitare con chiarezza la propria visione sul futuro del Trentino, sulle priorità da affrontare, e sul reperimento delle risorse economiche necessarie a mantenere le promesse”.

Il direttore dell’Associazione Artigiani Confartigianato Trentino, Nicola Berardi, ha commentato:

Scegliere argomenti più importanti di altri è difficile perché riteniamo che siano tutti temi prioritari. Segnalo però due ambiti. Il primo – che interessa tutti ma il mondo artigiano in particolare – riguarda la denatalità e il progressivo invecchiamento della popolazione. Sono aspetti sociali che si stanno trasformando in problemi urgenti da risolvere perché si traducono nella difficoltà concreta della ricerca di personale per le aziende. A ciò si aggiunga che, nel nostro mondo, l’età media degli imprenditori artigiani è alta e manca il ricambio generazionale, non solo parentale. Legato al primo, il secondo tema riguarda l‘attenzione fondamentale che deve essere data dal mondo del lavoro a quello dell’istruzione. Chi governerà il Trentino deve lavorare su questo connubio imprescindibile sia per cercare di risolvere la crisi in atto nel mercato della domanda e dell’offerta di lavoro sia per preparare le giovani generazioni ad affrontare il mondo del lavoro.

 

 

Proprio sul tema della formazione e del rapporto tra scuola e impresa, è intervenuto Marco Segatta, presidente dell’Associazione Artigiani Confartigianato Trentino:

La formazione è il punto di partenza per avere collaboratori preparati e formati. Questo è un periodo difficile per il reperimento della manodopera per tutte le categorie. Anche a livello nazionale si soffre una grossa mancanza di tecnici. Dobbiamo investire sulle scuole per fare in modo che i ragazzi possano seguire un percorso scolastico che risponda alle loro attitudini, ma che sia anche al passo con le richieste del mondo delle imprese e del lavoro. Fondamentale anche la formazione degli imprenditori che, senza una giusta preparazione, rischiano di perdere occasioni importanti.

 

Sul tema della sostenibilità economica, ambientale e sociale si è soffermato Gianni Battaiola, presidente di ASAT, che ha posto l’accento sulla bellezza del territorio trentino e sull’importanza di valorizzarlo e promuoverlo anche in vista delle Paraolimpiadi e Olimpiadi Invernali 2026.

Un’occasione questa anche per il mondo imprenditoriale che, come ha sottolineato Andrea Basso, presidente di ANCE Trento, non vuole rovinare il territorio, ma migliorarlo e riqualificarlo anche attraverso grandi opere come il Bypass, la Valdastico, il nuovo ospedale. Infrastrutture che non possono non essere realizzate.

Un orientamento chiaro in merito alla sanità e in particolare in merito al nuovo ospedale e al problema delle liste d’attesa, augurandosi che queste questioni vengano affrontate con la sobrietà e la concretezza tipiche dei trentini” è la richiesta avanzata da Italo Monfredini, vice presidente vicario Cooperazione Trentina, mentre Giovanni Bort, presidente di Confcommercio imprese per l’Italia Trentino, si è soffermato sul tema della sicurezza nei suoi molteplici volti. Si tratta di un problema trasversale – ha detto – che va controllato e seguito con attenzione in tutti i suoi aspetti”.

Tutte questioni che si legano al tema dell‘autonomia, tema affrontato da Fausto Manzana, presidente Confindustria Trento, che ha ricordato come quest’ultima sia una peculiarità da valorizzare e invitando a ragionare sul fatto che il Trentino in una  ventina d’anni ha perso 27 posizioni nel Pil pro capite. “Questo ci deve far pensare a come è stata utilizzata la nostra autonomia per creare valore” ha concluso.

 

DATA DI PUBBLICAZIONE

21.09.2023

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