Salario minimo francese per conducenti stranieri in vigore dal 1 ° luglio

Lo scorso 9 aprile 2016 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale francese n. 0084 il decreto 2016-418 che ha modificato il titolo VI del codice del lavoro francese. Fino ad oggi, gli autisti che circolavano nel territorio francese avevano mantenuto le condizioni di lavoro che erano previste nel loro paese di origine, ma dalla data di entrata in vigore del testo (il prossimo 1° luglio 2016) i conducenti stranieri che hanno fatto
tre operazioni di trasporto entro sette giorni devono essere adattati alle norme sul lavoro francesi.
Così, le imprese straniere devono redigere (in due copie) un
certificato di spostamento, che avrà una validità massima di sei mesi.
Un prossimo decreto determinerà il modello del certificato che dovrà contenere , oltre ai seguenti dati : il nome o la ragione sociale, nonché indirizzi postali ed e-mail, numeri di telefono della società o la costituzione della agenzia di lavoro interinale che di solito impiega il dipendente, la forma giuridica della società fa riferimento a sua iscrizione in un registro riferimento professionale o altro equivalente, il nome completo, data e luogo di nascita o ufficiali, la designazione delle organizzazioni alle quali l'imprenditore lavoro temporaneo versa i contributi di previdenza sociale, l'identità del corpo a cui è stata ottenuta una garanzia finanziaria o di sicurezza equivalente nel paese, i sottonotati dati relativi all’autista: 1. La “paga” per il periodo del distacco di ogni dipendente distaccato o qualsiasi altro documento equivalente attestante il pagamento, tra cui le seguenti indicazioni: A) salario orario lordo, inclusi i bonus per gli straordinari, convertito in euro; B) Periodo e orari in cui il salario distinguendo tra ore retribuite alla tariffa normale e quelli con un premio; C) Ferie, permessi, etc… e gli elementi di compensazione in relazione ad essi; 2. Ogni documento attestante lo stipendio del pagamento effettivo; 3. La copia della nomina da parte della società del suo rappresentante (in Francia) ai sensi dell'articolo R. 1263/02/01 del codice del lavoro; 4. Se necessario, il titolo del contratto collettivo applicabile al ramo dei dipendenti. Una volta in possesso della copia del certificato di distacco (che deve essere tenuta in cabina), gli autisti potranno beneficiare delle condizioni di lavoro francesi, solo ed esclusivamente, dopo avere attraversato il confine. Tuttavia in Francia, anche se il Governo può controllare fino a 18 mesi in modo retrospettivo i libri paga, le Associazioni dell’Autotrasporto francesi ritengono che lo stesso non sia in grado di monitorare il fenomeno del distacco e delle somministrazione. In pratica questo decreto introduce il salario minimo per i conducenti in Francia. Il salario minimo francese (SMIC), è mensile, di circa 1457 €, mentre la Germania richiede una retribuzione oraria di 8,5 euro l' ora. Mentre in Francia i dati del “libro paga” sono inviati e sintetizzati nel “certificato di distacco” e comprendono oltre i salari le ferie, gli straordinari, il minor numero di ore lavorate eccetera in Germania si dichiara (la norma tedesca è per ora stata bloccata dalla Commissione Europea) un salario giornaliero. La struttura del salario minimo francese si desume dalla tabella sotto indicata: SMIC orario 9,61 € SMIC mensile 1 457,52 € SMIC orario x 35 x (52/12) SMIC annuale 17 490,20 € SMIC orario x 35 x 52 A differenza della Germania, la Francia ha approvato la legge Macron che stabilisce un principio fondamentale a cui anche l’Italia dovrebbe uniformarsi, infatti, il decreto testualmente dice: "Ora qualsiasi driver impegnati in operazioni di cabotaggio, nel corso di un trasporto internazionale, beneficerà delle prestazioni sociali e il salario minimo in Francia". IL DESTINATARIO DELLE MERCI È IL RESPONSABILE. La legge francese ha introdotto, in maniera più chiara rispetto a quella tedesca che, comunque, l'ultimo responsabile è il destinatario della merce, vale a dire, che gli Organi di Controllo nell’ esercitare la vigilanza potrebbero rilevare la “responsabilità solidale”. Le sanzioni per il mancato rispetto della legge Macron possono raggiungere la cifra di 500.000 €.

DATA DI PUBBLICAZIONE

18.04.2016

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