Semplificazione: Confartigianato in Commissione Parlamentare
Riforma della P.A. e azzeramento delle complessità burocratiche
Ecco le principali richieste di Confartigianato
L’Italia non è certo fra le nazioni che si distinguono per il livello di semplificazione, anzi: un appalto richiede da noi 7 mesi in più rispetto alla media europea ed i balzelli burocratici burocratici che incidono per il 54,3% sui tempi complessivi di realizzazione delle opere. Lo stesso utilizzo del superbonus 110% è rallentato dalla burocrazia: che causa ritardi secondo il 52% delle imprese, mentre il 42,5% segnala addirittura mancate risposte da parte uffici comunali e pubbliche amministrazioni.
Fondi del Recovery Plan: un’opportunità da sfruttare
I nostri rappresentanti, intervenuti qualche giorno fa in audizione alla Commissione parlamentare per la semplificazione sull’indagine conoscitiva sulla semplificazione delle procedure amministrative connesse all’avvio e all’esercizio delle attività di impresa, hanno segnalato che per uscire dalla crisi e utilizzare al meglio la straordinaria opportunità offerta dal Recovery Plan, sarà dunque fondamentale dare una svolta alle politiche di semplificazione, agendo secondo tre direttrici:
- digitalizzazione estesa del rapporto tra PA e imprese, soprattutto attraverso il dialogo tra le banche dati pubbliche;
- standardizzazione dei procedimenti e della modulistica;
- riorganizzazione delle competenze e riduzione del numero di enti pubblici coinvolti nel medesimo procedimento.
Tutto ciò, concorrerà a creare i presupposti necessari all’applicazione del tanto invocato principio ’’once only’, secondo cui le pubbliche amministrazioni non possono chiedere alle imprese dati già in loro possesso.
Norme chiare e controlli univoci
Le imprese hanno bisogno di norme chiare, non passibili di interpretazioni, e di controlli univoci, realizzati possibilmente un unico ente o da soggetti coordinati. Insomma, il rapporto con la P.A. deve ridursi a una sola istanza, una sola piattaforma informatica, una sola risposta ed un solo controllo.
Fondamentale, infine, che vengano monitorate le semplificazioni già introdotte e che si eviti di emanare nuove norme a modifica delle precedenti.
Solo così la semplificazione non sarà solo un concetto vuoto, ma un sistema concreto e capace di rendere l’Italia davvero competitiva.