Stati generali dell’edilizia trentina – 26 marzo 2013

La nostra delegazione, composta dal Presidente Roberto De Laurentis, dal Presidente della Federazione edilizia Carmelo Sartori, dal Presidente aggiunto di Centrofor Aldo Montibeller, accompagnati dal Direttore Generale Nicola Berardi, dal Dirigente Franco Grasselli nonché da Guido Radoani, Marzia Albasini e Jacopo Pedrotti ha ascoltato con interesse gli interventi previsti, che in gran parte hanno evidenziato come la Provincia abbia accolto molte delle proposte avanzate dalla nostra Associazione nel corso dei numerosi incontri fatti con la politica locale, non da ultimo nella Grande Manifestazione dell’Edilizia dello scorso 5 maggio. Ha aperto il pomeriggio di lavori il Presidente Alberto Pacher, che ha sottolineato l’importanza del confronto soprattutto al fine di fronteggiare la crisi che investe con particolare forza il mondo delle costruzioni. Ha poi evidenziato come la Provincia abbia in particolare accolto le richieste di intervento con maggiore flessibilità e in un’ottica di semplificazione, al fine di ammorbidire le rigidità contabili e procedurali che creano inutili appesantimenti burocratici. In questa ottica è stata proposta la creazione di un fondo finanziario che permetterà di spostare con grande flessibilità le risorse da una voce all’altra, a seconda dell'andamento della domanda, nella consapevolezza che il successo della manovra dipende da molti fattori, alcuni materiali altri immateriali, come la propensione ad investire nel settore o la preoccupazione delle famiglie derivante dall'andamento della crisi. Tra gli strumenti per far fronte alla crisi è stato presentato il Disegno di legge varato la scorsa settimana dalla Giunta provinciale, che sarà posto in discussione dei Gruppi consiliari nel mese di maggio, nel corso quale ci sarà anche per la nostra Associazione l’occasione di presentare proposte di integrazione e miglioramento della proposta. In termini generali, il Disegno di legge agisce sul filone principale del miglioramento del patrimonio esistente, del miglioramento energetico, del miglioramento strutturale, sia in riferimento al patrimonio pubblico che a quello privato. Dopo l’intervento del Presidente Pacher, è seguita la relazione del Direttore del settore Statistica della Provincia Vincenzo Bertozzi, che ha illustrato le cifre principali della crisi di un settore strategico per il tessuto economico dell'intero territorio. E’ seguito l’intervento del Dirigente del Dipartimento Lavori pubblici Raffaele De Col, che nel suo intervento ha fornito cifre, analisi e prospettive in proiezione pluriennale delle misure e degli interventi anticrisi, comprensive della programmazione dei lavori pubblici nel biennio 2013-2014, oltre al programma straordinario per la riqualificazione e ristrutturazione di alloggi privati e al fondo per la riqualificazione degli edifici pubblici, che riguarderà non solo gli aspetti energetici ma toccherà anche quelli strutturali. La parola è poi passata al Dirigente del Servizio politiche sociali Luca Comper che ha presentato il piano di alloggi per la realizzazione di n. 500 alloggi da destinare a canone moderato, di cui cinquanta in legno realizzati secondo i criteri Arca, che dovranno essere costruiti/ristrutturati attraverso lo strumento del Fondo di Housing Sociale Trentino. Nel suo intervento è entrato nel dettaglio del Fondo, che dovrebbe tradursi in un investimento pari a 110 milioni di euro, per poi illustrare altri interventi messi in campo dalla Provincia autonoma di Trento, fra cui quelli rivolti alle cooperative edilizie, il sostegno per il risanamento a fini locativi, gli incentivi a imprese e privati per il canone moderato e il Fondo di garanzia. Ha chiuso gli interventi provinciali la Dirigente dell'Agenzia del Lavoro Antonella Chiusole, che ha presentato le politiche a sostegno del settore edile, con particolare riferimento a quattro linee di intervento: utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG); la formazione continua; le politiche attive per i disoccupati e le politiche passive. Al termine degli interventi provinciali le parti sociali presenti ai lavori hanno colto l’occasione per proporre alla politica le proprie misure a sostegno delle imprese e del comparto, al fine di uscire dalla crisi che investe il settore. Così, il Presidente della sezione ANCE Trento Giulio Misconel ha presentato un Documento condiviso con la nostra Associazione e con la Federazione della Cooperazione, nel quale sono richiesti tempi rapidi e certi nelle procedure di appalto, oltre ad una concreta conoscenza della pianificazione e della programmazione degli appalti pubblici in tutta la provincia, ma soprattutto tutela delle imprese del territorio, anche mediante meccanismi di suddivisione degli appalti in lotti al fine di favorire gli appalti di importo fino a 1 milione di euro. Ferme le richieste di sburocratizzazione delle pratiche edilizie e, più in generale, degli inutili adempimenti burocratici in capo alle Imprese, in un’ottica di semplificazione e di snellimento delle procedure. Richieste anche in riferimento agli interventi di riqualificazione del patrimonio esistente, oltre alla particolare richiesta che la nuova manovra sulle ristrutturazioni allo studio della Provincia sia mirata al comparto delle costruzioni, con finanziamenti per interventi di importo significativo. Ancora, è stata chiesta una chiara politica di accesso al credito, che valorizzi e faccia sinergia tra i vari fondi nascenti e costituendi, oltre a quelli già esistenti, al fine di raccogliere tutte le risorse utilizzabili, razionalizzandone e rendendone più efficaci le destinazioni a sostegno delle politiche di edilizia pubblica e privata. Su tale tema ha rafforzato l’intervento il nostro Presidente Roberto De Laurentis che ha sottolineato l’importanza di garantire appropriati fondi di investimento, sottolineando in particolare come il fondo degli investimenti destinato a tale manovra possa essere incrementato, anche attraverso la razionalizzazione di fondi esistenti che magari dovessero rimanere inutilizzati e così opportunamente destinati a ulteriori incentivi al settore dell’edilizia. Anche la Federazione Sindacale del settore costruzioni in provincia (Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil) hanno presentato un documento unitario nel quale, in sei punti cardine individuano le loro proposte per il rilancio del settore per fermare l'emorragia di posti di lavoro nel comparto: dalla riqualificazione dei lavoratori espulsi attraverso la “borsa lavoro” alla contrattazione d'anticipo nelle grandi opere, dall'utilizzo del meccanismo dell'offerta economicamente più vantaggiosa alla completa non “ribassabilità” del costo unitario del personale negli appalti, dagli incentivi mirati all'innovazione e alla crescita dimensionale delle imprese, dall'uso della leva pubblica per l'acquisto a fini sociali di parte dello stock immobiliare invenduto al sostegno per la riqualificazione del patrimonio edilizio in chiave di risparmio energetico, dalla piena operatività dell'Osservatorio provinciale del settore alla garanzia di un più facile accesso al credito per le aziende che investono su se stesse. Infine, il Presidente dell’Ordine degli Architetti Aberto Winkerle ha presentato il proprio documento anche per conto dell’Ordine degli Ingegneri, in cui è stata evidenziata la centralità del ruolo dei liberi professionisti tecnici che rivestono altresì fondamentale figura di coordinamento dei rapporti tra committente ed impresa. Hanno chiesto semplificazione delle procedure di assegnazione degli incarichi di progettazione e di favorire la possibilità di valutare i professionisti attraverso la qualità del lavoro offerto e non solamente attraverso parametri economici. Anche il Presidente dei Grossisti Paolo Mondini, ringraziando per la sensibilità della Provincia in un momento particolarmente delicato per l’intera filiera, ha portato il proprio contributo significando le difficoltà del settore della vendita all’ingrosso di materiali edili.

DATA DI PUBBLICAZIONE

02.04.2013

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