Superbonus, l’Alto Garda rallenta, Bertamini: “Nessuna preoccupazione”

Il Superbonus 110% è stata senza alcun dubbio una delle misure più importanti messe in campo negli ultimi anni per rilanciare il comparto dell’edilizia: tuttavia, i suoi effetti si stanno esaurendo, come sottolineato recentemente anche dalla presidente dell’Associazione Artigiani Confartigianato Trentino dell’Alto Garda, Daniela Bertamini.

 

Superbonus nell’Alto Garda: cosa dicono i dati e quante sono le imprese del settore

L’ultimo report degli artigiani alto-gardesani, datato 30 giugno 2023, segna appunto una significativa frenata dei lavori, dovuta (stando alle prime analisi) proprio al rallentamento degli incentivi legati al Superbonus. Al momento però, il comparto mantiene alta la sua attività: rispetto al pre-Covid infatti, non solo l’edilizia ma anche tutti i settori collegati (impianti elettrici e idraulici per fare un esempio) hanno aumentato il fatturato del 45%.

Rispetto a ciò infatti, il mondo delle imprese artigiane in Alto Garda ha fatto registrare una crescita anche solo rispetto al 2022 di 27 unità, pari a un +2,6% del totale. I numeri aggiornati proprio allo scorso giugno parlando dunque di 1.076 imprese artigiane nel territorio, che impiegano 2.551 addetti del settore edilizio. Ancora, il 70% di queste aziende è diviso tra i comuni di Riva e Arco (circa il 40% sono realtà del settore impiantistico e il 30% di quello edile).
Infine, l’occupazione è cresciuta del 16% rispetto al pre-pandemia, con un +5% nel solo 2022.

 

Bertamini: “Nessuna preoccupazione, ma resta il problema della manodopera

Intervistata dal quotidiano locale Il T lo scorso 23 ottobre, la presidente dell’Associazione Artigiani Confartigianato Trentino dell’Alto Garda, Daniela Bertamini ha spiegato l’attuale situazione delle aziende edili nel territorio, soffermandosi anche su altre situazioni e problematiche, come quella della manodopera:

Non c’è da essere preoccupati perché stiamo parlando di una flessione molto leggera pari allo 0,6%. Sappiamo che questo è dovuto alla frenata del volano che il 110% ha prodotto in questi anni post pandemia e in un qualche modo era aspettata. Va detto che il nostro comparto gode di buona salute e i numeri lo dimostrano. Come Alto Garda rappresentiamo il 9% di tutte le imprese artigiane iscritte regolarmente all’albo della Provincia. Dunque non siamo una piccola realtà e alle volte ci dimentichiamo che questa nostra zona è altamente turistica e questo ci fa capire a pieno il peso che la realtà artigiana ha nel contesto lavorativo locale. Ciò infatti significa che i settori del commercio, del ricettivo e del ristorativo devono affidarsi alla presenza di imprese artigiane, in grado di dare risposte immediate, professionali e concrete ai loro bisogni. Mancanza di manodopera? Questo è l’altro grande problema del nostro comparto. Facciamo davvero fatica a individuare e trovare manodopera capace, che possa dare quella risposta in più al settore.

A sostegno della parole della presidente Bertamini, sono arrivate la dichiarazioni degli amministratori del territorio, i quali hanno sottolineato come il comparto sia in salute.

C’è infatti chi, come l’assessore all’urbanistica del Comune di Arco Nicola Cattoi – anche lui intervistato dal quotidiano Il T il 24 ottobre – ha sottolineato che sono diverse le operazioni in corso per migliorare le attività delle aziende e che queste ultime stanno mettendo in pratica per loro stesse (pur con interventi di natura e tipo diversi).

Si tratta di interventi che ogni volta devono essere presi in considerazione in modo autonomo – ha aggiunto l’assessore, – poiché risultano di natura assai diversa uno dall’altro e faticherebbero ad essere compresi in un unico ambito. Se così fosse, avrebbe senso ipotizzare la progettazione di una variante ad hoc, oppure inserire nella prossima variante urbanistica quelle norme che potrebbero agevolare interventi di questo tipo. Ma la loro varietà rende pressoché impossibile pensare ad una soluzione simile. Alla fine, per risolvere queste richieste non restano che le deroghe, che sono sinonimo di vitalità delle imprese locali“.

DATA DI PUBBLICAZIONE

24.10.2023

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