Tavolo lavoro appalti: continua il confronto sugli stati generali dell’edilizia

Nell’osservare come l’introduzione del nuovo Regolamento appalti abbia comportato riflessi positivi in ordine agli appalti indetti con cottimo fiduciario e procedura negoziata (fino a 1milione di Euro), si è potuto constatare che le maggiori criticità continuano a permanere soprattutto per i lavori di importo superiore a tale soglia, dove le gare di appalto ed i criteri di aggiudicazione ed individuazione delle offerte anomale non hanno garantito un sistema in grado di premiare la qualità delle offerte e l’economia locale. In ordine a tale problematica sono state diverse le istanze proposte dalle parti datoriali, tra le quali merita particolare menzione la richiesta di aumentare il limite minimo di importo per il ricorso alla procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara, aumentandolo da 1 a 2milioni. Nell’ambito della richiesta di favorire gli appalti fino a euro 1milione, è stato altresì richiesto di adottare la Delibera della Giunta provinciale necessaria per l’effettiva entrata in vigore dell’art. 44 del Regolamento, che regola gli appalti sequenziali, prevedendo la più ampia suddivisione dei lotti come regola effettiva e non solamente facoltativa, in tutti i casi in cui si ravvede tale possibilità. Con l’occasione è stato inoltre ribadito che permangono da parte di alcune Amministrazioni locali comportamenti non omogenei e non conformi al Regolamento, rispetto ai quali è stato richiesto un maggiore controllo sino a giungere ad interventi persuasivi, valutando seriamente tutte le strade percorribili per vincolare anche gli Enti locali al rispetto delle regole. E’ stata portata all’attenzione del Tavolo la problematica connessa al corretto utilizzo degli Elenchi Telematici, con particolare riferimento a quegli Enti locali che erroneamente ritengono di dover applicare gli elenchi non solamente in riferimento alle procedure negoziate, come prescritto dall’art. 54 del Regolamento, bensì anche in riferimento alle gare di appalto mediante cottimo fiduciario, creando non poche problematiche per le imprese che non sono in possesso di attestazione SOA ed alle quali viene precluso qualsiasi accesso ai pubblici appalti anche di importo inferiore a Euro 150.000. Ancora, è stato evidenziato il problema connesso alla certezza ed alla regolarità dei pagamenti, che deve essere garantito per tutti i soggetti che intervengono nell’appalto, sia nei confronti degli Appaltatori (imprese singole, ma anche componenti di ATI, per le quali è stato richiesto il pagamento diretto nei confronti delle mandanti) sia nei confronti dei Subappaltatori. Si devono garantire controlli effettivi – già previsti nel Regolamento da parte delle Stazioni appaltanti – sui contratti di subappalto ed in particolare sulle clausole inerenti i pagamenti dei Subappaltatori, nonché costanti verifiche inerenti il deposito delle fatture quietanzate dei Subappaltatori ad ogni Stato di Avanzamento Lavori, al fine di garantire una tutela effettiva del pagamento dei Subappaltatori, anche valutando e promuovendo una più diffusa applicazione dei pagamenti diretti da parte delle Stazioni Appaltanti, come previsto dal Nuovo regolamento appalti. E’ stata altresì richiesta l’adozione della Delibera da parte della Giunta Provinciale che dia applicazione all’importante principio introdotto dalla L.P. 31 maggio 2012, n. 10 circa l’anticipazione dei pagamenti alle imprese tramite Cassa del Trentino nei casi di mancato pagamento da parte degli Enti locali. L’assessore Gilmozzi si è impegnato a presentare una serie di emendamenti particolarmente importanti che vanno nelle direzioni sopra esposte già in occasione del Disegno di Legge che è in fase di discussione in Consiglio Provinciale e di imminente approvazione. L’Area Categorie dell’Associazione rimane a disposizione degli associati per ogni approfondimento in merito.

DATA DI PUBBLICAZIONE

02.05.2013

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