Terra e rocce da scavo

Con Delibera Provinciale 1666 del 3 luglio 2009, la Giunta Provinciale ha iniziato la procedura di definizione delle aree interessate da fenomeni antropici o naturali che abbiano determinato il superamento di una o più concentrazioni soglia di contaminazione. In queste aree si assumono valori di fondo, per i parametri che risultano fuori norma, pari al valore di fondo individuato attraverso gli studi e le analisi. All’interno delle medesima Delibera è stata approvata – al fine di assicurare una corretta applicazione delle disposizioni legislative statali e delle norme provinciali – la prima cartografia recante la perimetrazione di macro-aree interessate da fenomeni naturali che abbiano determinato il superamento di una o più concentrazioni soglia di contaminazione (CSC). All’ interno delle macro-aree è ammesso il superamento dei valori limite per gli specifici metalli caratteristici, qualora non associati ad eventi o lavorazioni di origine antropica, assumendo che le concentrazioni massime riscontrate siano le nuove CSC per ogni singolo sito in cui dovessero essere misurate; Per la definizione del valore di fondo naturale del luogo di destino si ammette una variabilità massima del 20% dei valori analitici ivi riscontrati. E’ ammessa l’omogeneizzazione di terre e rocce da scavo con presenza di concentrazioni superiori alle CSC per diversi elementi purché dovute a fenomeni di origine naturale, al fine di migliorare le caratteristiche ambientali finali delle terre e rocce da scavo da utilizzare nel sito di destino”. Per una maggiore approfondimento si rimanda alla delibera 1666 e suoi allegati, scaricabili direttamente dal sito dell’APPA (http://www.appa.provincia.tn.it/suolo/rocce_scavo/).

DATA DI PUBBLICAZIONE

26.07.2009

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