Zone 30 in città, Raffini scettico: “Le fasce orarie sarebbero più utili”

Continua il dibattito che da giorni interessa la città di Trento, rispetto alla decisione, da parte del Comune, di sperimentare le cosiddette “zone 30 all’ora” in alcune aree cittadine.

Un tema che ha trovato la risposta scettica anche di Emanuele Raffini, presidente nazionale e regionale della categoria dei taxisti. Questo il suo commento oggi, 24 gennaio, sul quotidiano Corriere del Trentino (articolo a firma di Alessandro Rigamonti):

Bisogna capire quanto questa misura congestionerà il traffico in città. Per adesso quello che si vede a Bologna è una città con più traffico. Posso anche comprendere la necessità di abbassare i limiti, ma farlo anche in strade a scorrimento veloce come via Brennero mi trova un po’ scettico. Io non sono totalmente contrario alla misura. Diciamo che le fasce orarie sarebbero la cosa più utile.

 

Raffini ha inoltre posto l’attenzione su altre situazioni complesse che si stanno già verificando, come per esempio l’eccessivo utilizzo delle auto private. Ecco perchè una ulteriore limitazione alla velocità potrebbe comportare altre criticità:

Già si va piano a causa dell’elevato numero di auto private, quindi un limite alla velocità così marcato potrebbe portare a ulteriori problemi. Si usa la macchina tante volte per fare piccoli spostamenti, quindi, prima di puntare sui 30 all’ora, bisognerebbe migliorare il servizio pubblico per far sì che si usino meno automobili private. Se vogliamo liberare la città bisogna puntare sulle restrizioni: aumentare la Zona a traffico limitato e potenziare il trasporto pubblico.

 

Clicca qui per leggere l’articolo completo del Corriere del Trentino

DATA DI PUBBLICAZIONE

24.01.2024

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