La lettera di Barbara Tomasoni, presidente territoriale della Vallagarina, ai media: artigianato e formazione professionale sinergia strategica per il futuro delle imprese

Dar voce e visibilità all’ artigianato, farlo conoscere e contribuire alla continuità delle imprese.

È questa la missione della nostra associazione e siamo ben consci di quanto la scuola rappresenti un tassello fondamentale per portarla avanti.  L‘interlocuzione con il Dipartimento istruzione e cultura e con le istituzioni scolastiche, i centri di formazione professionale in particolare, è da sempre centrale per la nostra associazione e negli ultimi anni è stata posta come priorità strategica.

Uno degli aspetti più complessi su cui agire è il permanere, in buona parte dell’immaginario collettivo, della tendenza a considerare la scelta di una scuola professionale come subordinata a poco brillanti risultati scolastici precedenti e a privilegiare il lavoro intellettuale rispetto a quello manuale.

Pur convinti della necessità di contribuire al miglioramento continuo della formazione professionale, riteniamo che la sua qualità effettiva sia superiore a quanto percepito e che la sfida da affrontare sia principalmente culturale e valoriale. È per questo che i nostri sforzi si muovono su più fronti.

Contribuiamo alla modernizzazione della scuola professionale con interventi diretti o attraverso le iniziative di singole imprese. Ne sono un esempio l’acquisto di un trapano a colonna per il Cfp Enaip di Borgo Valsugana, ma anche l’intervento in partnership con Itas Mutua e Acsm per garantire la realizzazione del IV anno del percorso di elettromeccanica in modalità apprendistato duale in Primiero. Azioni, queste, che si vanno a sommare all’importante presenza di artigiani, per lo più Maestri Artigiani, nei laboratori delle scuole professionali, con il preciso ruolo di tramandare il sapere, trasmettendo competenze coerenti con l’artigianato di oggi e soprattutto di domani. Presenti, in qualità di esperto esterno, nelle commissioni per gli esami di qualifica, i nostri artigiani offrono puntuali feedback sulla preparazione dei giovani e sulle azioni di miglioramento da introdurre, che non manchiamo di trasferire agli opportuni interlocutori.

Insieme alle altre rappresentanze datoriali, sediamo ai tavoli istituiti dalla Provincia in materia di scuola, dove non perdiamo occasione di segnalare le criticità che scuola professionale e aziende devono affrontare per innovare programmi di studio e contesti di lavoro, ma anche e soprattutto per intensificare e migliorare le azioni di orientamento e far comprendere come il lavoro artigiano sia sempre più un mix di competenze, non solo manuali. Competenze che richiedono anni di formazione, arrivando, per le professionalità più specializzate, a quella terziaria, accademica e non accademica. Per questo appoggiamo i quarti anni, ormai disponibili per tutte le figure professionali, anche nella prospettiva di innalzare la durata della formazione professionale e sosteniamo i percorsi Ifts e l’alta formazione professionale, a suo tempo pionieristico progetto della formazione professionale trentina, che ora necessita però di essere riconfigurata come istruzione tecnica superiore, in coerenza con il modello che si è diffuso a livello nazionale e che vede una rilevante partecipazione diretta delle imprese.

Molti dei nostri sforzi si concentrano sul far conoscere l’artigianato a giovani, famiglie e alle istituzioni scolastiche stesse. Con cadenza annuale, si ripete e rinnova «Impara l’arte» e sono innumerevoli gli incontri e le testimonianze nelle scuole che vedono protagonisti i nostri artigiani.

DATA DI PUBBLICAZIONE

02.09.2024

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