Il Gruppo Giovani al FabLab del Muse per un progetto di coding
Nella serata dello scorso lunedì 13 maggio il nuovo direttivo del Gruppo Giovani dell’Associazione Artigiani Confartigianato Trentino si è riunito negli spazi del Muse per confrontarsi sui progetti da portare avanti nel corso del mandato 2024-2028; successivamente nel FabLab si è svolta un’attività di team building che ha coinvolto anche giovani esterni al direttivo, chiamati a cimentarsi in un progetto di coding.
Con questo termine si fa riferimento alla programmazione informatica e dunque all’ideazione e allo sviluppo di software; le istruzioni, nel processo di programmazione, devono essere molto semplici e chiare, e vanno fornite all’esecutore una per volta, senza tralasciare alcun dettaglio. L’insieme delle istruzioni per svolgere un compito fornite all’oggetto smart è detto programma.
Se utilizzato come strumento didattico, il coding consente di sviluppare:
- creatività: potenzialmente si può creare tutto ciò che si riesce ad immaginare;
- problem solving: grazie allo sviluppo del pensiero computazionale, si acquisisce la capacità di risolvere problemi via via sempre più difficili;
- lavoro di squadra: esistono piattaforme di coding che permettono di lavorare in gruppo, ciò consente di interagire e relazionarsi con gli altri per sviluppare progetti in comune.
E sono state proprio queste le capacità sviluppate da ragazze e ragazzi del Gruppo Giovani nel corso della loro esperienza. In particolare, hanno partecipato alla serata Andrea Navarini (presidente), Jennifer Loggia (vice presidente), Andrea Alessi, Yuri Ciurletti, Stefano Danielli, Silvia Gasperat, Cristian Mattei, Tania Ravelli, Ibrahim Sougne e Giorgia Veglio.
Per il team building di programmazione dei robot, si sono aggregati in un secondo momento anche Gaia Baldo (organizzazione di eventi), Gloriana Orben (sarta), Ilenia Froner (grafica), Elena Rigotti (impianti elettrici) e Zeno Pasquali (arredo in legno).
I ragazzi sono stati divisi in quattro squadre che si sono sfidate per portare a termine dei task assegnati dai tecnici del FabLab, attraverso la programmazione dei robot.
La prima attività di questo direttivo ha voluto orientarsi al fare gruppo. Abbiamo trovato in FabLab un ambiente stimolante, capace di spingere all’interazione e di far emergere le competenze di ognuno di noi. La tipologia di lavoro, quella della sfida, ci ha permesso di mettere in campo abilità nuove, diverse rispetto ai nostri lavori tipici. Ci siamo avvicinati al mondo digitale e speriamo di aver fatto tutti dei passi avanti nella crescita rispetto proprio a queste competenze. Si è trattato di un momento di sviluppo trasversale.