Cambiamento climatico e cultura assicurativa: serve un nuovo approccio

Gli eventi climatici estremi sono in aumento e, di conseguenza, anche i danni che ne derivano. Se fino a poco tempo fa i rischi legati a tali eventi erano considerati remoti, oggi le probabilità che si verifichino sono decisamente più alte. In un articolo pubblicato da “Il Sole 24 Ore”, mercoledì 3 luglio, si legge che in Italia “quasi il 95% dei Comuni è a rischio, tra frane, inondazioni, erosione costiera e l’esposizione ai terremoti è tra le più elevate d’Europa, con circa il 40% delle abitazioni civili situate in zone a media ed elevata pericolosità. E per otto su dieci è altamente probabile che si verifichi almeno uno di questi eventi“.

Nonostante questi numeri, solo “il 6% dei privati e il 4% delle aziende possiede una copertura assicurativa per danni causati da calamità naturali”. A riferire i dati è Stefano Leveghi, della Direzione Rischi e Persona di Itas Mutua, come riporta un articolo pubblicato sul quotidiano “L’Adige” il 4 luglio, dedicato al Sete Festival, l’evento roveretano sul cambiamento climatico e le sue conseguenze al quale Leveghi ha partecipato.

Una scarsa percentuale che evidenzia una duplice lacuna: da un lato, manca una reale consapevolezza del cambiamento climatico; dall’altro, vi è una carente cultura assicurativa che dovrebbe spingere privati e imprese a informarsi sui potenziali rischi e sulle opportunità assicurative disponibili.

Qualcosa sembra destinato a cambiare con la Legge di Bilancio 2024 che prevede l’obbligo per il settore produttivo di stipulare, entro il 31 dicembre 2024, contratti assicurativi a copertura dei danni che potrebbero derivare da eventi catastrofali.

Gli effetti di questo provvedimento si vedranno col tempo. Quel che è certo è che la diffusione di una maggiore cultura assicurativa è fondamentale per il benessere collettivo in quanto la protezione finanziaria e la gestione del rischio si configurano come elementi cruciali per promuovere la stabilità economica e il progresso sociale a livello globale.

È in quest’ottica che si inserisce l’accordo siglato tra l’Associazione Artigiani Confartigianato Trentino e Itas Mutua, una delle principali compagnie assicurative nazionali. L’associazione conscia dell’importanza di diffondere una cultura assicurativa più capillare e consapevole tra le piccole e medie imprese, che costituiscono il tessuto economico del Trentino, ha voluto fornire alle aziende associate la possibilità di usufruire di consulenze personalizzate per analizzare e valutare le singole esigenze assicurative, garantendo così una copertura adeguata e su misura per ogni realtà aziendale.

Un’ iniziativa che vuole rappresentare un primo passo significativo verso la promozione di una cultura assicurativa solida, che permetta alle imprese di affrontare con maggiore serenità le sfide legate ai cambiamenti climatici e alle loro conseguenze.

È possibile prenotare una consulenza attraverso l’apposito form.

 

DATA DI PUBBLICAZIONE

04.07.2024

CONDIVIDI LA NOTIZIA