Artigiani in classe: artigianato e scuola con uno sguardo al futuro
Ci sono incontri che cambiano le prospettive e nascono da un bisogno reale – il desiderio di costruire una connessione tra il mondo della scuola e quello dell’artigianato – e che, nel tempo, diventano progetti concreti.
È proprio da questa convinzione che, già nel 2019, la nostra Associazione ha inserito nel proprio piano strategico l’urgenza di rafforzare il rapporto con le scuole. Oggi, in un contesto segnato dal calo demografico e dalla crescente difficoltà nel reperire manodopera qualificata, quella scelta si rivela più attuale che mai.
«Troppo spesso l’artigianato viene letto attraverso vecchi stereotipi» ricorda Barbara Tomasoni, presidente territoriale della Vallagarina e delegata ai rapporti con la scuola. «Ma il nostro comparto è tutt’altro: è innovazione, tecnologia, creatività e grande capacità di rispondere ai bisogni di una società in continuo cambiamento.»
Per questo, raccontare ai ragazzi e alle loro famiglie la varietà e la bellezza dei mestieri artigiani significa offrire strumenti per scelte più consapevoli e, allo stesso tempo, restituire dignità e centralità a lavori che rendono vive le nostre comunità.
Il nuovo progetto
Negli anni, i progetti con le scuole non sono mancati. Ma la vera novità arriva con “Artigiani in Classe”, il primo percorso strutturato dell’Associazione rivolto alle scuole secondarie di primo grado, nato nel territorio dell’Alta Valsugana e coordinato dall’Ufficio Rapporti con la Scuola.
Un progetto organico che rappresenta un passo verso una collaborazione stabile tra artigianato e scuola. L’obiettivo? Estendere questo modello a tutta la provincia.
A partire da settembre 2025, l’Ufficio Rapporti con la Scuola è stato rafforzato con una figura dedicata esclusivamente allo sviluppo delle progettualità scolastiche.
La voce dei territori
A raccontare la nascita e il valore del progetto è Giorgio Zanei, presidente degli Artigiani dell’Alta Valsugana, che con entusiasmo descrive l’entusiasmo delle classi coinvolte.
L’idea era semplice e potente: offrire ai ragazzi la possibilità di incontrare gli artigiani, ascoltare le loro storie, conoscere le loro competenze e scoprire la varietà di mestieri che animano il territorio.
Il percorso è stato costruito a tappe:
- Coinvolgimento delle scuole: tra aprile e settembre, presentazione del progetto e selezione delle classi partecipanti (6 scuole, con 16 seconde e 4 gruppi pomeridiani).
- Incontri in aula: tra ottobre e dicembre, l’avvio delle attività. Prima con un’introduzione al mondo dell’artigianato, poi con le testimonianze dirette di 11 artigiani: elettricisti, edili, fotografi, lattonieri, falegnami, pittori edili e autonoleggiatori.
- Protagonisti i ragazzi: ora tocca agli studenti creare podcast, articoli, video e fumetti per raccontare ciò che hanno imparato, usando linguaggi vicini alla loro sensibilità. Diventano così veri e propri “ambasciatori dell’artigianato”.
Il percorso si chiuderà in primavera con un evento finale e la premiazione dei tre lavori migliori scelti da una giuria di esperti.
Una rete che sostiene, una comunità che cresce
Il successo del progetto non sarebbe possibile senza una rete ampia e coesa: la Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol, la Magnifica Comunità degli Altipiani Cimbri, la Cassa Rurale Alta Valsugana, Sandro Disertori snc (gruppo ITAS Assicurazioni), e naturalmente dirigenti, insegnanti e tutti gli artigiani che hanno offerto tempo, competenze e passione in modo totalmente gratuito.
Perché un progetto come “Artigiani in Classe” ha un valore che va oltre l’orientamento scolastico: è un investimento nel futuro dei giovani, del lavoro e dei territori.
Oltre il progetto: l’artigianato da toccare con mano
Accanto a “Artigiani in Classe”, nell’Alta Valsugana stanno prendendo forma – proprio grazie alla richiesta delle scuole – attività che permettono ai ragazzi di conoscere i mestieri in modo autentico e concreto.
Con il progetto “Impara l’Arte”, artigiani e maestri artigiani entrano in classe o nei laboratori e mostrano cosa significa davvero “fare”: dalle basi di elettrotecnica alla manutenzione delle caldaie, dalla costruzione di un forno per la pizza fino alla realizzazione di un cappotto termico. C’è anche chi ha portato i ragazzi a scoprire da vicino i mezzi degli autotrasportatori.
Sono momenti semplici, ma che lasciano il segno, permettendo ai giovani di mettersi alla prova, di capire cosa li incuriosisce davvero e scoprire talenti che magari non sapevano di avere.
Da due anni siamo presenti anche a Levico Orienta, con uno spazio dedicato all’incontro con studenti e famiglie.
Guardare avanti insieme
L’artigianato sta cambiando e sta scegliendo di farlo insieme alle nuove generazioni.
Perché ogni mestiere racconta una storia, ogni artigiano custodisce una parte di identità del territorio, ogni ragazzo che scopre una passione inaspettata apre la porta a un futuro possibile.
E forse è proprio questa la forza dell’unione tra scuola e artigianato: la capacità di costruire, passo dopo passo, un domani più consapevole.