Ancora allarme manodopera, De Zordo: “Problema cronico”
Le imprese in Trentino stanno affrontando difficoltà nel reperire personale, con il settore della ristorazione tra i più colpiti. Rispetto al periodo pre-pandemia, la difficoltà di reperimento è aumentata di oltre 30 punti percentuali, con la principale causa identificata nella “mancanza di candidati“. I settori più colpiti riguardano operai specializzati, dirigenti, professionisti e tecnici, ma anche professioni meno qualificate e conduttori di impianti sono in difficoltà.
La maggior parte delle assunzioni riguarda contratti a tempo determinato (70,9%), mentre quelli a tempo indeterminato sono solo l’11,2%. Le qualifiche richieste sono principalmente diplomi professionali (47%) e diplomi quinquennali (20,1%), con una bassa richiesta di lauree (9,3%).
Il presidente di Associazione Artigiani Confartigianato Trentino, Andrea De Zordo, ha ribadito la complessità di questo periodo storico e come questa mancanza di manodopera si rifletta su diversi aspetti nel mondo del lavoro: “La difficoltà di trovare personale sta incidendo gravemente sull’organizzazione del lavoro e sulla produttività delle imprese trentine. Questa problematica, che sta assumendo carattere cronico, è una sfida che coinvolge l’intero sistema economico della nostra provincia.”