Andrea Alessi. Dal salone al red carpet (e oltre): la bellezza di crescere senza paura

di Genny Tartarotti

 

Settembre 2021. Venezia si tinge dei bagliori dorati del tramonto. L’atmosfera è densa, vibrante, carica di attesa. La laguna si prepara ad accogliere il 78° Festival del Cinema di Venezia. Andrea Alessi scende dal treno alla stazione di S. Lucia. È euforico. L’appuntamento al Lido è per le otto, ma il tempo stringe. La città è piena di turisti. È in ritardo. L’ansia lo assale. Deve raggiungere il Lido e passare in hotel. Corre verso il primo vaporetto disponibile. Nella mente un solo pensiero fisso: il red carpet lo aspetta.

Per Andrea, che alla fine del 2018 ha inaugurato il suo salone – Diciannove Hair Lab – a Trento, questo non è il primo incarico prestigioso, è il primo incarico in assoluto in eventi internazionali del mondo della moda e dello spettacolo.

In realtà – spiega – in precedenza mi era stato proposto di partecipare al Festival di Cannes. Si trattava però dell’edizione del 2020 che a causa del Covid è stata annullata. L’anno successivo a Cannes non mi hanno chiamato. Avevo ormai perso le speranze. Poi è arrivata la chiamata per Venezia.

Se ti fermi per paura, smetti di crescere

Da questo momento il Festival diviene per Andrea un appuntamento fisso.

Quest’anno ho firmato la mia quinta edizione, ma ogni volta è come se fosse la prima. Non sai mai cosa può succedere. La prima persona di cui mi sono occupato è stata il giudice di XFactor, Hell Raton. Arrivato in hotel la receptionist mia ha detto che non c’era nessuno con quel nome. Panico. Poi ho pensato che potesse essere il nome d’arte. Così l’ho cercato online. Fuori dalla sua porta ero agitatissimo. Non mi reggevo in piedi da quanto mi tremavano le gambe. Lui si è rivelato gentilissimo e tutto è andato bene.

Festival Venezia

Il percorso di Andrea, che oggi ha 31 anni, non è stato lineare: come spesso accade nella vita ha seguito curve e deviazioni che lo hanno reso unico e autentico.

Se a 14 anni avessi intrapreso un percorso professionale, probabilmente non avrei poi avuto la preparazione necessaria per frequentare l’Università. Così mi sono iscritto al Liceo delle Scienze Umane e in seguito a Giurisprudenza. Presto però ho capito che non faceva per me. Avevo bisogno di qualcosa di più artistico. Così ho detto a mia madre, che aveva un suo salone di parrucchiera, che volevo lavorare con lei. Mi ha risposto: ‘Non è vero’. Anche se non avevo nessuna formazione ho iniziato a frequentare il suo salone, lo stesso in cui da bambino mi divertivo a rasare a zero le testine – racconta sorridendo – . Nel frattempo ho seguito un corso serale per parrucchieri e a fine 2019 è arrivata la chiamata per Cannes. Non avevo mai fatto un’acconciatura, ma ho detto ‘sì’. Mia madre mi ha sempre insegnato che non bisogna fermarsi per paura di commettere un errore, perché dallo sbaglio possiamo apprendere moltissimo.

Il red carpet: tra eleganza e adrenalina

Quel sì ha cambiato la vita di Andrea catapultandolo in un mondo diverso, effervescente, inebriante, travolgente. Fatto di abiti eleganti e acconciature curate nel minimo dettaglio.

L’anno scorso sono sceso sul molo insieme a Lady Gaga e ho visto da vicino anche Angelina Jolie. Hanno un’aura di bellezza particolare. Un portamento e un’eleganza indescrivibili. Sono proprio dive. Mi ha colpito tantissimo anche Patty Pravo: sembra fluttuare. Sprigionano un fascino singolare che mi spinge a dire di sì ogni anno anche se è molto impegnativo. Lavoriamo tantissimo e dormiamo pochissimo. Alcuni party durano fino alle 4 del mattino e dobbiamo rimanere a disposizione per eventuali ritocchi per poi ricominciare la giornata alle sei.

Il ritmo è intenso. Andrea e i suoi colleghi vanno avanti e indietro per la laguna in bicicletta o con i taxi boat per raggiungere i personaggi assegnati e contribuire così a creare la magia delle immagini che faranno il giro del mondo. In mano almeno due valigie,

perché è fondamentale – spiega –  avere sempre a portata di mano tutto il necessario per ogni evenienza.  Mi è capitato di cucire un abito costosissimo che si era strappato (e io non so cucire) o di utilizzare dei tronchesini per tagliare il laccetto delle scarpe.

 

Festival Venezia

La vera bellezza è sentirsi a proprio agio

La ricerca della perfezione tipica del red carpet diviene un’esperienza che Andrea porta ogni giorno nel suo salone con nuove e inattese concezioni di bellezza.

La cosa più importante però è riuscire a comunicare la propria visione e riuscire a far sì che la persona si senta a proprio agio con i propri capelli.

Quando qualcuno è davvero a proprio agio, si vede. E quando non lo è, anche se l’acconciatura è perfetta, lo noti. Specialmente sul red carpet. I capelli devono rappresentare la personalità. Quando ricevo il nome della persona che devo preparare, mi informo sui social per capire come porta i capelli nella vita di tutti i giorni. Se, ad esempio, porta la coda quando ha i capelli sporchi, non le proporrò mai una coda, perché la assocerebbe al concetto di capelli in disordine.

Oltre il mestiere: formarsi nel senso ampio del termine

Un mestiere, quello del parrucchiere, che per Andrea è ascolto, arte e capacità di andare fuori dagli schemi, ma solo dopo averli creati.

Per farlo è fondamentale studiare – spiega – . Se vuoi fare questo mestiere, e lo vuoi fare davvero bene, non basta frequentare una scuola professionale. Bisogna andare oltre, formarsi nel senso ampio del termine. Con il mio team – racconta – visitiamo regolarmente delle mostre d’arte, recentemente siamo andati a New York per vedere come le donne di quella città vivono i propri capelli. Quando visito una città mi siedo sulle panchine della piazza principale e osservo come le persone si toccano i capelli. È allargando le prospettive che impari davvero.

Un modus operandi da adottare sempre, ma oggi più che mai.

La nostra categoria  – spiega – sta vivendo quello che i cuochi hanno vissuto 20 anni fa. Il nostro lavoro sta acquisendo prestigio e per continuare a evolversi serve cultura. Un aiuto importante arriva anche dall’Associazione Artigiani che mi  supporta nella gestione dei vari aspetti burocratici, così io posso concentrarmi sulla parte creativa.

 

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DATA DI PUBBLICAZIONE

29.10.2025

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