Autonoleggiatori e tassisti: crisi senza fine

Una crisi senza fine. Si potrebbe definire così l’attuale situazione degli autonoleggiatori trentini, che registrano cali del fatturato che sfiorano il 90%. Nonostante le proposte recentemente avanzate a livello locale e nazionale (leggi la nostra news Autonoleggiatori: le richieste a Stato e Provincia) Spostamenti e turismo inesistenti, stallo completo della mobilità, lavoro assente ed un futuro che, per la categoria, si prospetta ancora molto difficile.

Rappresento 186 imprese con più di 500 collaboratori, vi posso assicurare che un momento così drammatico non l’abbiamo mai vissuto”. Paolo Maffei è il presidente provinciale degli autonoleggiatori dell’Associazione Artigiani: “Il calo medio del fatturato del 2020 rispetto al 2019 è tra il 70 e il 90 percento, oramai fatichiamo ad andare avanti, il turismo non esiste, le persone non si muovono più, non credo serva neppure spiegare il perché di queste perdite. Faccio presente che sono le nostre realtà più strutturate a tenere in piedi l’appalto per il trasporto scolastico del Consorzio Trentino Autonoleggiatori (Cta). Se la situazione non migliorerà probabilmente si assisterà al fallimento di alcune di queste aziende e quindi prenderanno piede nel nostro territorio soggetti non trentini. A quel punto le ripercussioni dal punto di vista occupazionale saranno devastanti e impossibili da sanare”.

Paolo Maffei – Presidente autonoleggiatori

Ecco quindi che Maffei chiede con forza: “Un’integrazione da parte della Provincia al Decreto Sostegno nazionale che per noi è totalmente inadeguato. Allo stesso tempo è vitale venga prorogata a dicembre 2021 la scadenza di quei mutui e di quei leasing che attualmente è fissata per il prossimo giugno. Abbiamo appreso invece con favore, il fatto che la Provincia stia ragionando su alcune modifiche agli incentivi alle imprese. Auspichiamo che siano accolte le proposte avanzate dalla nostra Associazione già dallo scorso anno”.

 

Emanuele Raffini – Presidente nazionale e provinciale taxisti

In forte sofferenza è anche il settore dei tassisti. “In Trentino siamo 60 – commenta il presidente nazionale e provinciale della categoria Emanuele Ruffini. – Chi lavora su Trento negli ultimi 12 mesi ha perso il 40 percento, nelle zone più turistiche arriviamo addirittura al 70 – 80 percento. È un dramma, inutile girarci attorno. Capisco perfettamente tutte le difficoltà del momento ma non possiamo più andare avanti così, è vero che noi possiamo operare ma è altrettanto vero che il movimento persone è praticamente fermo. Il Decreto Sostegno non è sufficiente, è necessario che la cassa integrazione dei dipendenti venga prorogata sino alla fine del 2021, e più in generale chiediamo l’anno bianco per quanto concerne le questioni fiscali. Aggiungo che se non si sposteranno i mutui e i leasing c’è il rischio di un’implosione completa del comparto, la questione è semplice: non possiamo pagare se non incassiamo”.

 

L’argomento è stato ripreso anche dalla stampa locale. Nello spazio Foto di questa news troverai:

  • l’articolo del Corriere del Trentino;
  • l’articolo del giornale l’Adige.

 

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DATA DI PUBBLICAZIONE

25.03.2021

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REFERENTE

Andrea de Matthaeis
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