Banche e Imprese: firmato nuovo “Accordo per il credito 2013”
I principali interventi finanziari previsti per le imprese sono: – Operazioni di sospensione dei finanziamenti.In questo campo rientrano la sospensione per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo e quella per 12 o 6 mesi della quota capitale prevista nei canoni di leasing “immobiliare” e “mobiliare”. Possono essere ammesse alla sospensione le rate dei mutui e delle operazioni di leasing finanziario delle imprese che non abbiano già usufruito di analogo beneficio concesso ai sensi delle “Nuove misure per il credito alle Pmi” del 28 febbraio 2012. È dunque possibile sospendere nuovamente finanziamenti già sospesi con l’Avviso Comune del 3 agosto 2009 e relativi rinnovi. E’ inoltre possibile sospendere le operazioni di apertura di conto corrente ipotecario con un piano di rimborso rateale. Le operazioni di sospensione sono realizzate allo stesso tasso d’interesse previsto dal contratto originario.– Operazioni di allungamento dei finanziamenti. È prevista la possibilità: a) di allungare la durata dei mutui, in misura maggiore rispetto al precedente accordo; b) di spostare in avanti fino a 270 giorni le scadenze del credito a breve termine per esigenze di cassa con riferimento all’anticipazione di crediti certi ed esigibili; c) di allungare per un massimo di 120 giorni le scadenze del credito agrario di conduzione. Possono essere ammessi alla richiesta di allungamento i mutui che non abbiano beneficiato di analoga facilitazione ai sensi dell’Accordo per il credito alle Pmi del 16 febbraio 2011 e dell’accordo “Nuove misure per il credito alle Pmi” del 28 febbraio 2012, mentre possono essere ammessi all’allungamento anche i mutui sospesi al termine del periodo di sospensione. Le operazioni di allungamento dei mutui se accompagnate da un rafforzamento patrimoniale o da processi aggregativi sono effettuate a condizioni contrattuali invariate, negli altri casi comunque l’eventuale variazione del tasso d’interesse originario non potrà essere superiore all’incremento del costo di raccolta della banca rispetto al momento dell’erogazione originaria del finanziamento e si terrà conto della presenza di eventuali garanzie aggiuntive. Il giudizio di Confartigianato e di Rete Imprese Italia“Siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto con l’Abi in quanto, pur in un quadro di perdurante difficoltà nell’accesso al credito, questa intesa consolida e migliora alcuni degli strumenti introdotti a partire dalla moratoria del 2009”. Lo ha dichiarato Ivan Malavasi, Presidente di Rete Imprese Italia. “L’accordo, in particolare consente di applicare la sospensione anche a operazioni che erano già state oggetto di precedente sospensione e permette di portare fino a quattro anni il periodo di allungamento dei finanziamenti, alleggerendo di conseguenza le rate”. “Ora è necessario – conclude Malavasi – che le banche assumano comportamenti coerenti con gli impegni presi perché siamo tutti consapevoli che la ripresa dipende in maniera significativa dalla erogazione del credito”. Roma, 1 luglio 2013