Stop all’abusivismo: parte una nuova campagna

"Occhio ai furbi! Mettetevi solo in buone mani."

Sono tanti, stanno aumentando, non rispettano le regole, non pagano le tasse, non lavorano in sicurezza, non tutelano se stessi, né tanto meno i propri clienti e fanno concorrenza sleale alle imprese corrette. Sono gli abusivi: un nutrito esercito che, se operasse regolarmente, sarebbe al terzo posto nell’economia italiana per numero di occupati ed inciderebbe per l’11,3%  sul PIL e per il 12,6% sul valore aggiunto.

Un fenomeno trasversale, quello dell’abusivismo, presente in quasi tutti i settori e, seppure con oscillazioni importanti, in ogni zona d’Italia, compresa la nostra provincia: se il record di autonomi irregolari è detenuto dalla Calabria con il 21,5%, il Trentino si assesta su un poco onorevole 9,5%, a pari merito con l’Emilia Romagna, ma peggio del Veneto e del virtuoso Alto Adige (la provincia di Bolzano è, di fatto, quella con meno sommerso, con l’8,4%).

La risposta di Confartigianato

Il Presidente di Confartigianato, Marco Granelli, ha commentato i dati richiedendo “tolleranza zero per un fenomeno che sottrae lavoro e reddito ai piccoli imprenditori e risorse finanziarie allo Stato, oltre a minacciare la sicurezza e la salute dei consumatori” ed ha lanciato una campagna di comunicazione nazionale per sensibilizzare contro questo fenomeno. Il titolo è “Occhio ai furbi! Mettetevi in buone mani” e l’iniziativa ha tre obiettivi:

  • mettere in guardia i consumatori dal rischio di cadere nelle mani di operatori improvvisati;
  • valorizzare qualità, durata, rispetto delle norme, convenienza e sicurezza del lavoro dei veri artigiani;
  • richiamare le Autorità ad un’azione di controllo e repressione e di contrasto all’evasione fiscale e contributiva.

Da parte nostra, anche noi aderiamo con convinzione a quest’iniziativa e siamo pronti a diffondere la campagna. Sulla nostra pagina Facebook condivideremo le vignette dedicate alle singole categorie e metteremo a disposizione dei nostri associati tutti i materiali comunicativi affinché possano utilizzarli sui propri canali.

 

 

Per approfondire

I numeri dell’abusivismo

I numeri del sommerso sono impressionanti. Li ha analizzati l’ufficio studi di Confartigianato e fanno davvero paura, anche perché sono in aumento, nonostante l’introduzione di una serie di escamotage che avrebbero dovuto rendere il mondo del lavoro più controllabile riportando a galla anche il sommerso. E invece….

Se calano del 2,4% i dipendenti irregolari, aumentano dello 0,7% gli autonomi irregolari, raggiungendo un totale di 3,2 milioni di lavoratori. La pressione fiscale reale esercitata dal sommerso sull’economia sommersa è del 46,4%: 5,2% punti in più rispetto alla pressione fiscale effettiva, che è calcolata al 41,2%.

Ne pagano le spese 587.523 imprese artigiane, che sono sotto pressione a causa della concorrenza sleale esercitata. I settori esposti, anche nel mondo dell’artigianato, sono molti: il più “fuori controllo” è certamente quello dei trasporti e magazzinaggio, con un’incidenza del 43,6% rispetto alle unità di lavoro regolari. Seguono – oscillando fra il 14 e il 22%, i mezzi di trasporto, i servizi di informazione e comunicazione, l’estrattivo, il commercio e la riparazione di autoveicoli e motocicli. Fra il 10 e il 12%, troviamo le costruzioni, la moda, l’alimentazione, l’elettronica e l’editoria, mentre il settore in cui c’è meno sommerso è quello legato a computer, ottica e prodotti elettronici.

E se la Provincia di Trento è  al 18° posto su 21 per tasso di irregolarità delle unità di lavoro dipendente, da noi sono gli autonomi quelli più “pericolosi”, con un tasso di irregolarità che sfiora l’11%. Un problema molto presente, dato che il 91,9% delle imprese artigiane nostrane dichiarano di sentire la pressione della concorrenza sleale esercitata dagli abusivi in settori come l’edilizia, i trasporti, l’estetica/acconciatura, le manutenzioni e riparazioni, l’edilizia e la comunicazione.

Per consultare tutti i dati condivisi dall’ufficio studi, clicca QUI.

DATA DI PUBBLICAZIONE

13.05.2022

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