Caro energia: pericoli e scenari possibili

Sarà di circa 36 miliardi di euro l’aumento della spesa sostenuta, da parte delle aziende italiane, per l’energia elettrica.

Il caro energia è un problema sul quale porre attenzione in modo prioritario, sostengono le associazioni di categoria, anche alla luce delle previsioni fatte dall’ufficio studi di Confartigianato: “In appena 3 anni infatti, il costo della bolletta della luce per le aziende è pressoché raddoppiato e, sommato al rincaro del gas, quest’ anno costringerà molte attività, almeno temporaneamente, a chiudere i battenti“.

 

La situazione in Trentino

Per quanto riguarda lo scenario nella nostra provincia, è stato l’amministratore delegato di Dolomiti Energia Holding Marco Merler a fare un quadro della situazione nella giornata di ieri, 10 gennaio, alla Commissione bilancio del Comune di Trento.

Questo quanto riportato dal giornale locale l’Adige di oggi (11 gennaio):

Merler prevede, nel primo trimestre 2022, un costo medio mensile per cliente (con un consumo annuo di 2.700 KWh) di 103,58 euro. Più che raddoppiato rispetto al primo trimestre 2021 (45,13 euro). A colpire, soprattutto, è l’aumento delle ultime settimane: nell’ultimo trimestre 2021, il costo medio era di Caro energia 66,83 euro. Un balzo del 35,48%. Per il gas, il costo medio mensile stimato (considerando un consumo annuo di 1.400 metri cubi) è di 190,38 euro nel primo trimestre 2022, rispetto ai 133,72 euro dell’ultimo trimestre 2021 e ai 97,33 euro di un anno fa: praticamente, prezzi raddoppiati. Da 960 euro annui a 1.900 per il gas; da 540 a oltre 1.200 euro per il KWh. Merler ricorda che sono dati ufficiali di Arera (l’Agenzia di regolamentazione), riferiti al mercato di maggior tutela, e in Trentino i prezzi sono più bassi. Ma il trend è questo. Preoccupante.

 

Uno scenario rispetto al quale è intervenuto anche il presidente dell’Associazione Artigiani del Trentino, Marco Segatta, il quale ha lanciato un forte grido d’allarme rispetto alle criticità alle quali le aziende del nostro territorio stanno andando incontro:

 

Confrontando dicembre 20202021, per l’energia in Trentino il costo è passato da 82€ a 288€. Mi riferisco alle numerose aziende che sono in convenzione con noi, il cui consumo medio è di circa 1200 kWh/mese. Il caro energia si sta facendo sentire in maniera molto più impattante rispetto al previsto, il tutto in un contesto che vede anche le materie prime aver raggiunto prezzi mai visti prima. Arrivati a questo punto è assolutamente necessario un intervento forte e diretto da parte del Governo centrale. Praticamente ogni giorno sento imprenditori che si trovano a dover pagare bollette inimmaginabili sino a qualche settimana fa.

Caro energia: cosa sta accadendo a livello nazionale

In Italia le criticità sono iniziate già lo scorso mese di settembre, quando il PUN (Prezzo Unico Nazionale) stabilito dall’autorità del mercato elettrico è passato dallo 0,043 euro/KWh di dicembre 20200,16 euro/KWh.

Valore che tuttavia non ha accennato a scendere ed anzi, nel mese di dicembre 2021 (esattamente ad un anno di distanza) ha toccato quota 0,28 euro/KWh: praticamente sestuplicato.

A pagare maggiormente l’aumento dei costi sono le aziende nel campo della carpenteria, ma anche segherie falegnamerie, insomma tutti quei comparti in cui i macchinari hanno bisogno di un notevole approvvigionamento di energia per restare in funzione. Un problema che, inevitabilmente, si riflette anche sul mercato, dato che le imprese costrette a spendere cifre importanti per le risorse energetiche non possono recuperare fondi alzando i prezzi (rischierebbero di finire fuori mercato a discapito di concorrenti esteri che, dal canto loro, hanno minori spese inerenti l’energia).

 

Confartigianato e le segnalazioni già ad inizio dicembre

Era lo scorso 2 dicembre quando Confartigianato Nazionale invocava una “riforma della bolletta per riequilibrare oneri parafiscali e ridurre costi“.

Durante l’evento Caro energia: non spegnente le PMI, al quale ha preso parte anche il presidente Marco Granelli, le Confederazioni dell’artigianato e delle Pmi hanno presentato un dossier nel quale hanno dato risalto dei pesanti squilibri nella struttura della bolletta energetica che penalizzano i piccoli imprenditori. Il report si è soffermato in particolare sugli oneri di sistema, distribuiti in maniera squilibrata tra le diverse categorie di utenti, poichè non è proporzionale all’effettivo consumo di energia.
Le piccole aziende in bassa tensione, infatti, a fronte di una quota di consumi energetici del 32%, sono costrette a pagare il 49% della componente degli oneri generali di sistema nella bolletta elettrica.

 

Lo scenario italiano e l’intervento del Governo

A delineare un quadro tutt’altro che roseo è il Sole 24 Ore, che nell’articolo di oggi 11 gennaio 2022 a firma Fabio Tamburini, riporta:

La certezza è che manchi attenzione a un pericolo mortale per il Paese: il caro energia, con cui stanno facendo i conti le imprese e con cui dovranno farli, a partire dalle bollette dei prossimi mesi, le famiglie. Qui occorre fare attenzione. Certo chi soffrirà di più sono i settori produttivi grandi utilizzatori di energia, ma il problema riguarda tutte le aziende, costrette a rivedere i loro costi registrando aumenti stellari. In sintesi, rispetto al gennaio dell’anno scorso, devono sopportare il raddoppio dei costi dell’energia […] Servono interventi immediati. Il pericolo, per quanto riguarda l’Italia, è di trovarsi in tempi brevi con un gran numero d’imprese e d’intere filiere fuori mercato. Il che significa, tra l’altro, la perdita della seconda posizione nella classifica delle industrie manifatturiere europee.

 

Sul tema è intervenuto, nel corso della conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio, anche il premier Mario Draghi, che ha spiegato:

La legge di bilancio 2022 ha già stanziato 3,5 miliardi per fa fronte al caro energia. Inoltre, sono previsti altri provvedimenti nel trimestre successivo e nei mesi a seguire. Certo, il sostegno da parte del Governo è una via, ma non può essere l’unica. Per questo, occorre chiedere a chi ha fatto grandi profitti da questo aumento al prezzo del gas di condividerli con il resto della società.

Caro energia

DATA DI PUBBLICAZIONE

11.01.2022

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