Codice appalti: un successo il convegno di Associazione Artigiani

Ha riscosso grande successo il momento di approfondimento Il nuovo Codice Appalti. Le novità di interesse per le piccole imprese, organizzato da Associazione Artigiani nella sede di Trento durante la serata del 7 settembre scorso.

Il tema degli appalti e, in particolare, del nuovo codice – entrato in vigore lo scorso 1° luglio – ha richiamato nella Sala dei Duecento circa 130 artigiane e artigiani interessati e attenti. Ed il confronto è stato dettagliato e approfondito, con i due relatori, gli avvocati Piero Costantini e Marzia Albasini (del servizio appalti di Associazione Artigiani) che hanno posto l’attenzione rispettivamente sull’impatto nazionale del nuovo codice e sulla sua applicazione nel nostro territorio.

Berardi: “Codice presentato come strumento innovativo per il nostro sistema

Per primo è intervenuto, nel ruolo di moderatore dell’evento, il direttore generale dell’Associazione Artigiani trentina, Nicola Berardi, che ha spiegato il “ruolo” del nuovo codice appalti e delle possibili evoluzioni future.

Questo seminario ci ha permesso di capire in che modo il Codice dei Lavori Pubblici impatterà sulla normativa provinciale, essendo la Provincia di Trento dotata di competenza legislativa primaria in materia. Il Codice è stato presentato dal Governo come uno strumento innovativo e fondamentale per lo sviluppo del sistema imprenditoriale nel mercato dei lavori pubblici. Proprio su questo tema, i nostri relatori hanno fornito chiarimenti e risposte, soffermandosi con un’attenzione particolare sulle novità che riguardano il nostro mondo artigiano, composto da migliaia di piccole imprese.

 

Segatta: “Tema trasversale che riguarda anche lo sviluppo sostenibile

Il presidente dell’Associazione Artigiani Confartigianato Trentino, Marco Segatta, si è poi soffermato sull’importanza generale che il tema degli appalti ricopre all’interno del vasto mondo delle imprese artigiane.

 

L’argomento è trasversale e particolarmente sentito, come confermato anche dalla grande presenza all’incontro organizzato dalla nostra Associazione. Abbiamo sempre seguito questo tema e, soprattutto, l’attenzione è rimasta alta in quest’ultimo periodo: non solo dal punto di vista politico ma anche concreto, come Associazione, ci siamo mossi per rispondere alle esigenze delle nostre piccole imprese e dei cittadini in generale. Capire quale impatto il nuovo codice avrà sulla nostra realtà è importante, dato che si tratta di una riforma che coinvolge anche lo sviluppo sostenibile. Un tema quest’ultimo che affronteremo in futuro con incontri specifici.

De Zordo: “Innovazione di sistema, Associazione lavora per tenere appalti in regione

Sul tema è intervenuto anche il presidente dell’Associazione Artigiani Val di Non, numero uno dell’Ente Bilaterale Artigianato Trentino nonchè delegato dalla Giunta dell’Associazione al Tavolo appalti, Andrea De Zordo, che si è concentrato invece sul ruolo delle imprese e sulla possibilità che si verifichino episodi critici.

Sosteniamo lo scorporo degli appalti, perchè vedere tante imprese finire come “anello terminale” della costruzione dell’opera è spesso mortificante. La situazione non è semplice: periodicamente ci scontriamo con general contractor che cercano di ottenere sconti sulle nostre spalle e, di contro, ci sono aziende non serie che mettono in pratica azioni scorrette. Inoltre, abbiamo visto che molti appalti finiscono fuori regione: questo tema è una battaglia dell’Associazione Artigiani, che da tempo la porta avanti per evitare che risorse spettanti alle aziende del posto finiscano fuori dal territorio. Questa riforma è un adeguamento del sistema, soprattutto ora che la politica si sta spingendo verso appalti sempre più grandi.

 

Costantini e Albasini: ecco come il nuovo codice impatta a livello nazionale e locale

Gran parte dell’incontro è stato condotto dai due esperti in materia, gli avvocati Piero Costantini e Marzia Albasini, quest’ultima anche rappresentante del servizio appalti di Associazione Artigiani.

Inizialmente è intervenuto Costantini, che si è concentrato sull’impatto del nuovo codice appalti a livello nazionale:

A differenza dei casi precedenti, come quello del 2016, non ci sono recepimenti di nuove direttive europee, dunque la necessità di un nuovo codice è dovuta soprattutto all’esigenza dell’Europa di semplificare la normativa generale e ridurre i rallentamenti nelle opere pubbliche. Non si tratta però, in questo caso, di misure molto innovative: l’obiettivo è quello di accelerare e velocizzare le procedure degli affidamenti.

 

Successivamente, Albasini si è concentrata su ciò che il nuovo codice comporterà sul territorio provinciale:

La normativa di recepimento del nuovo codice nella nostra provincia va vista in ottica di semplificazione e riordino dell’ordinamento provinciale. Nella riforma sono numerosi i rinvii alla normativa nazionale e sono state snellite le leggi provinciali, che disciplineranno solamente alcuni aspetti di diversità della nostra provincia rispetto al nuovo Codice dei contratti pubblici. Ecco perchè nel convegno è stato dedicato un ampio spazio di approfondimento alle novità introdotte dalla normativa nazionale, con particolare attenzione a quelle di interesse per le piccole imprese.

 

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DATA DI PUBBLICAZIONE

07.09.2023

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