Confartigianato – allarme rincari materie prime: costano 19,2 mld/anno alle piccole imprese. Ripresa a rischio. Governo intervenga

Dopo che l’allarme per la bolla dei prezzi delle materie prime è stato espresso nelle scorse settimane in una intervista su ‘Il Sole 24 Ore’ del Presidente Marco Granelli e in una lettera inviata da Confartigianato Meccanica al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgietti, il tema oggi viene rilanciato da ANSA ed Adkronos.

 

Il numero uno di Confartigianato sintetizza così la grave situazione

serve un’iniziativa rapida. Le nostre imprese stanno vivendo una situazione grave e paradossale. Proprio mentre cercano di riagganciare la ripresa, devono fare i conti con materie prime carissime e introvabili, forniture negate dai grossisti, esaurimento delle scorte, tempi di consegna lunghissimi. Tutto questo, oltre a provocare un incremento dei prezzi al consumo, rischia di compromettere la ripresa, comprimendo la creazione di valore aggiunto delle imprese manifatturiere, settore dove l’Italia è al secondo posto nell’UE con un’alta dipendenza dall’estero di energia e materie prime”.

Confartigianato, rincari materie prime costano 19 miliardi Granelli, la ripresa è a rischio, il Governo intervenga (ANSA)

Pmi: Confartigianato, rincari materie prime costano 19 miliardi Granelli, la ripresa è a rischio, il Governo intervenga (ANSA) – ROMA, 15 MAG – Il rincaro delle materie prime pesa sulle piccole imprese per oltre 19 miliardi in un anno, mettendo a rischio “le speranze di ripresa”: è l’allarme che lancia Confartigianato. Secondo l’Ufficio studi della confederazione, ad aprile scorso gli aumenti dei prezzi delle commodities non energetiche sono stati del 33,4% rispetto ad un anno prima, con un’accelerazione dei rincari che a marzo si attestavano al +24% rispetto allo stesso mese del 2020. Un’impennata che può provocare “un effetto dirompente sui costi sopportati dalle piccole imprese manifatturiere italiane per l’acquisto di beni necessari alla produzione”: tradotto in denaro, Confartigianato stima un impatto potenziale di 19,2 miliardi di euro in più in un anno a carico di 621.000 artigiani e piccole aziende. “Serve un’iniziativa rapida”, afferma il presidente Marco Granelli, chiedendo l’intervento del Governo: “le nostre imprese – sottolinea – stanno vivendo una situazione grave e paradossale. Proprio mentre cercano di riagganciare la ripresa, devono fare i conti con materie prime carissime e introvabili, forniture negate dai grossisti, esaurimento delle scorte, tempi di consegna lunghissimi. Tutto questo, oltre a provocare un incremento dei prezzi al consumo, rischia di compromettere la ripresa, comprimendo la creazione di valore aggiunto delle imprese manifatturiere, settore dove l’Italia è al secondo posto nell’Ue con un’alta dipendenza dall’estero di energia e materie prime”. (ANSA). MRG 2021-05-15 10:53

Confartigianato, su speranza ripresa incombe rialzo prezzi materie prime (Adnkronos)

Secondo Confartigianato i rincari maggiori si registrano per i metalli di base con +65,7% tra marzo 2020 e marzo 2021. Particolari tensioni per minerale di ferro con rincari annui del +88,1%, seguito da stagno (+77%), rame (+73,4%) e cobalto (+68,4%). E ancora zinco (+46,7%), nickel (+38,5%,), alluminio (+36,%), molibdeno (+32,4%). Allarme anche sul fronte delle materie prime energetiche, i cui prezzi a marzo 2021 aumentano addirittura del 93,6% su base annua.
“La fiammata dei prezzi – si legge nella nota diffusa da Confartigianato – sta mettendo a dura prova gli artigiani e i piccoli imprenditori costretti a comprimere i margini di guadagno o addirittura a rinunciare a lavorare. I continui rincari nel periodo tra l’acquisizione delle commesse e la consegna del prodotto finito erodono il margine di profitto dell’imprenditore fino addirittura ad annullarlo o, nel peggiore dei casi, costringendolo a lavorare in perdita. Tra i settori più penalizzati, quello delle costruzioni che rischia di non cogliere le opportunità di rilancio stimolate dal superbonus 110%”.
Il presidente di Confartigianato Marco Granelli, in una lettera inviata al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, ha chiesto l’intervento immediato del governo sollecitando “forte attenzione al fenomeno e la messa in campo degli strumenti che possano rimettere in equilibrio domanda e offerta, nel rispetto della concorrenza e delle norme che ne regolano le restrizioni. Serve un’iniziativa rapida. Le nostre imprese – sottolinea il presidente di Confartigianato – stanno vivendo una situazione grave e paradossale. Proprio mentre cercano di riagganciare la ripresa, devono fare i conti con materie prime carissime e introvabili, forniture negate dai grossisti, esaurimento delle scorte, tempi di consegna lunghissimi. Tutto questo, oltre a provocare un incremento dei prezzi al consumo, rischia di compromettere la ripresa, comprimendo la creazione di valore aggiunto delle imprese manifatturiere, settore dove l’Italia è al secondo posto nell’UE con un’alta dipendenza dall’estero di energia e materie prime”. (Mat/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 15-MAG-21 10:03

DATA DI PUBBLICAZIONE

15.05.2021

CONDIVIDI LA NOTIZIA